Cassino, lumini votivi in centro: la provocazione dei commercianti

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E dopo le riunioni, le discussioni, le vele e le locandine alle vetrine, le provocazioni dei commercianti del centro continuano. E si fanno più eclatanti. Questa sera davanti alle attività che si trovano sul Corso della Repubblica sono apparsi lumini votivi accesi. Proprio come accade in occasione delle celebrazioni in memoria dei defunti.

Un’azione forte, che vuole proprio sottolineare la “morte” di una parte della città e del commercio ad essa legato. Una strada storica, una delle arterie di collegamento principali del territorio. E mentre non si fa altro che parlare della pedonalizzazione, dei presunti benefici per il turismo e della gioia di cittadini pronti a popolare il centro h24, c’è chi pone l’accento su altre esigenze.

Oltre al fatto che veicolare tutto il traffico su via Arigni o su via Marconi potrebbe rappresentare più di qualche problema, in particolare nel primo caso considerata la larghezza della carreggiata e la doppia fila di parcheggi, ci sono molti altri dubbi. Si è parlato di inquinamento. Di certo le auto ci saranno lo stesso. Spostarle di qualche centinaio di metri non è che rappresenta una gran miglioria o prefiguri grandi cambiamenti. Poi c’è chi parla di “interventi” tardivi di alcuni commercianti, quando di fatto sono anni che questi commercianti stanno evidenziando quelle che potrebbero essere le criticità. Un progetto che affonda le radici già nell’amministrazione Petrarcone. Ma mai nessuna risposta era stata data loro, che ad oggi si trovano con date e programmi.

E più di qualche residente ha mostrato non poche remore nei confronti del progetto così come è stato pensato. Entusiasti, al contrario, titolari e gestori di bar che, pur dovendo fare i conti con più di qualche mese di difficoltà e problemi di spazio durante i lavori, si ritroveranno vaste aree “libere”. Forse era questo il famoso “campo largo” di cui tanto si è parlato. Anche se qualcuno già da tempo ha deciso che buona parte di marciapiedi, strade e piazze fossero ad uso e consumo degli entusiasti clienti. È interessante osservare come la città, parte dei suoi abitanti e alcuni amministratori vedano Cassino come una capitale europea per piste ciclabili, aree pedonali e spianate di marmo. Salvo poi lasciare la città al palo per la gestione della differenziata, della manutenzione ordinaria o per le semplici questioni quotidiane. 

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