Cervaro piange Giannino Canale

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Si è spento Giannino e a Cervaro la comunità è in lutto. Tantissimi i ricordi che gli amici hanno scritto di lui sui social. Emozionante il ricordo di Francesco Margiotta: “Eclettico, sopra le righe, fuori dagli schemi, a tratti geniale, ironico ma incredibilmente profondo. Aveva questa dote di non risultare mai banale”.

Un aneddoto al giorno e l’immancabile dialetto

“Ricordo quando uscivo di casa soltanto per vedere se avesse aggiornato la mitica lavagnetta: ogni giorno regalava ai passanti una chicca, un proverbio, un pensiero, sempre in bilico tra il serio e il faceto. Una frase che a primo impatto era comica, ironica, anche perché andava letta in “cervarul stritt”, ma che spesso celava una morale ben più riflessiva. Quella via diventata totalmente rossa, circondata da ogni lato da bandiere, vessilli, gadget, tutto ciò che rimandasse alla sua più grande passione: la Ferrari. Al di sopra di ogni apparenza, era dotato di un’intelligenza sopraffina e di una praticità spaventosa.

Chi lo conosceva da tempo, addirittura raccontava che fosse in grado di pilotare un aereo. E quante ragazze, sedute davanti al bar, hanno improvvisamente ricevuto una “rosa”, fatta a mano con un semplice fazzoletto. Tuttavia, dietro quel personaggio che si era creato, avvolto da un’aura quasi mitologica, si nascondeva una persona vera, autentica, con tutte le sue fragilità, malinconie e debolezze. Ci lascia un’icona, un simbolo, una leggenda.

Ciao Gianní, Rue Maranello non sarà mai più la stessa senza di te. Ah, e ricordatevi: se v’let kambà cint’ ann, facet’v i…”.

Una notizia davvero dolorosa per tutti i cittadini di Cervaro che volevano molto bene al settantenne. Il suo modo di fare, la risata sempre pronta, le espressioni colorite. Un grande abbraccio dalla comunità ai familiari di Giannino, di lui resterà sempre vivo il ricordo.

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