Cassino, percettori di reddito di cittadinanza al lavoro

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Con delibera n.287 la Giunta ha approvato il PUC, progetto di utilità collettiva, denominato “Insieme per la Biblioteca e per i servizi dell’Historiale”. E’ rivolto a beneficiari del reddito di cittadinanza. Costoro collaboreranno con il personale dell’Ufficio Cultura nelle attività di organizzazione e di predisposizione anche dei locali della biblioteca delocalizzata presso l’Historiale. E per i servizi connessi nella stessa struttura.

Diversi i progetti

Il progetto ne segue altri tre già approvati di recente. Uno riguarda collaborazioni a interventi di manutenzione ordinaria ai cimiteri cittadini, l’altro il decoro delle aree verdi. Un altro ancora legato ai Servizi sociali. Complessivamente sono 30 i percettori del reddito di cittadinanza impegnati nei progetti. Come da norma, è stata avviata la pratica assicurativa e non appena il Comune riceverà la relativa polizza, qualche giorno ancora, e i progetti verranno concretamente attivati. Saranno gestiti dal Comune di Cassino in collaborazione con il Consorzio dei Comuni del Cassinate.

Occhio alle regole

Molti rilievi critici da parte di alcuni cittadini riguardano il mancato utilizzo della “forza lavoro” che percepisce il reddito di cittadinanza. Occorre ricordare che il principio cardine dei PUC è che le attività previste nell’ambito dei progetti non sono in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o autonomo. Sono attività che il beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto a prestare (minimo 8 ore settimanali) ma non danno luogo ad alcun ulteriore diritto.

Gli obiettivi

 I PUC devono costituire occasione di arricchimento per la comunità. Le attività dei progetti vanno intese come complementari, di supporto e di integrazione rispetto a quelle ordinariamente svolte dal Comune. I percettori del reddito di cittadinanza infatti non possono svolgere attività al posto del personale dipendente, non possono sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie. Né possono essere utilizzati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro.

Occorre aggiunge che i PUC per i beneficiari del reddito di cittadinanza rappresentano oltre ad un obbligo anche un’occasione di inclusione e crescita in quanto i progetti sono strutturati in coerenza con le competenze professionali, con quelle acquisite in altri contesti e in base agli interessi e alle propensioni delle singole persone.

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