Le litanie della maggioranza incalzata dall’opposizione

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Le litanie sono da sempre anche per i fedeli più ferventi una forma di adorazione veramente noiosa. Per chi non lo conoscesse (e ne dubitiamo) si basano su una successione di invocazioni alle quali l’assemblea risponde in maniera predefinita. E’ il terreno dove i pochi avvezzi e le persone anziane cedono all’impeto di morfeo e si abbandonano tra le sue braccia. Simili alle litanie oggi sono stati gli spunti che la maggioranza guidata dal Sindaco Salera ha fornito nel consiglio comunale straordinario convocato in merito alla conclusioni dell’indagini della Procura di Cassino sulle firme false apposte sulla lista del Pd e sul presunto voto di scambio che annovera tra gli indagati un consigliere comunale eletto nella lista del Partito Democratico.

Pronti, via, c’è un problema sulla diretta streaming. Il famigerato impianto, pagato con i soldi dei contribuenti e sbandierato ai quattro venti come l’ultimo ritrovato della tecnologia, fa cilecca. Guarda caso, proprio durante uno dei consigli più attesi. La trasmissione parte dopo i primi tre interventi. Ad ora, però, sul sito del Comune di Cassino, non è disponibile la registrazione dell’assise. Vedremo nei prossimi giorni. Insomma tutto quello che rimane del dibattuto è una schermata nera e un seccante “video not found”.

Quest’aula non è un tribunale

«Quest’aula non è un tribunale, quest’aula non è un tribunale, quest’aula non è un tribunale». Questa la litania intonata dalla maggioranza, alla stregua delle grida di una casalinga disperata e del più classico “Questa casa non è un albergo”. I gruppi a sostegno del primo cittadino si sono susseguiti nella lettura di un copione già preparato per loro, tanto che in alcuni casi, gli oratori hanno dato l’impressione di leggere a prima vista uno spartito redatto apposta per loro da uno svogliato o forse improvvisato direttore d’orchestra. Sono rimaste tali le richieste di spiegazioni dei consiglieri di opposizione Giuseppe Golini Petrarcone, Benedetto Leone, Salvatore Fontana, Renato De Sanctis e Massimiliano Mignanelli.

Vi siete fatti fregare?

Dopo i duri attacchi di Petrarcone e Leone (Leggi qui e qui) Fontana ha posto l’accento su come queste firme possano essere passate inosservate ai responsabili della lista Pd ed ha rincarato la dose: «Dobbiamo stare attenti perché se vi fate fregare cosi facilmente è molto pericoloso che la macchina amministrativa sia nelle vostre mani». «Vi invito ad affrontare seriamente la questione – ha detto ancora il consigliere – per rispetto dei cittadini e per l’ente che rappresentate».

Prima era intervenuto il consigliere Renato De Sanctis che, con la solita carica, aveva invitato la maggioranza a discutere dell’accaduto e non a trincerarsi dietro frasi di circostanza che, ormai, hanno poco senso.

Poi il monologo del Sindaco di Cassino che ha chiuso i lavori sciorinando la rassegna stampa di tutti i “guai” giudiziari dei suoi avversari in aula. Per poi tornare a prendersela con quella “certa stampa” che, forse (togliamo il forse) non fa altro che il proprio dovere. Ma le voci fuori dal coro, abbiamo capito, non piacciono a questa orchestrina da balera che se la suona e se la canta. Ad libitum.

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