Maria Cristina Tubaro presidente della Consulta dei diritti delle persone con disabilità

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Maria Cristina Tubaro è la prima Presidente della Consulta dei diritti delle persone con disabilità del Comune di Cassino. Lo ha annunciato, questa mattina, sui social l’assessore alla coesione sociale, Luigi Maccaro.

Una professionista e una donna dal profilo impeccabile la Tubaro, ha un dottorato di ricerca in Filosofia, l’abilitazione all’insegnamento per le due materie che lei definisce «le più belle del mondo», Filosofia e storia. Lavora da anni e con pregevoli risultati nell’ufficio marketing di una banca. Si occupa di media relations, corporate communication e PR. E’ socia professionista FERPI, giornalista pubblicista, speaker e autrice di programmi radiofonici.

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Sensibilità e cultura

«In bocca al lupo Maria Cristina Tubaro, – ha detto l’assessore Maccaro – prima Presidente della Consulta per i diritti delle persone con disabilità del Comune di Cassino. E grazie per la disponibilità a metterti in gioco in questa nuova avventura. La persona giusta per sensibilità, cultura dell’attenzione all’altro, impegno sociale e professionalità. E per il sorriso, che di questi tempi ce n’è un gran bisogno! Buon lavoro insieme a tutte le Associazioni che nella nostra città si occupano di persone con disabilità che vorranno aderire nelle prossime settimane».

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Ora si inizia a lavorare

«Porteremo fuori dal perimetro delle politiche sociali – ha spiegato ancora Maccaro – il tema della disabilità perché ogni settore amministrativo, dalla scuola ai trasporti, dal bilancio all’urbanistica, dalla cultura alla manutenzione, incide nelle proprie scelte sulla vita dei tanti concitta dini con disabilità. Grazie al Sindaco Enzo Salera per la nomina della dott.ssa Tubaro. Ai Consiglieri Bruno Galasso e Alessandra Umbaldo per aver proposto il Regolamento della Consulta, alla Commissione Politiche sociali presieduta da Fabio Vizzacchero. Il quale ha raccolto il contributo dei consiglieri di maggioranza e di minoranza che hanno migliorato il testo. E a tutto il Consiglio comunale per l’approvazione. Ora si comincia a lavorare».

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