Marco Ricci dona un dipinto di Paolo VI alla Chiesa di San Giovanni Battista

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Nel giorno del 56° anniversario della visita di Papa Paolo VI nella Chiesa di San Giovanni Battista a Cassino, il giovane Marco Ricci ha donato alla Parrocchia un dipinto raffigurante l’immagine del pontefice Giovanni Battista Enrico Maria Montini.

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La visita di Papa Paolo VI

Il 24 ottobre del 1964 papa Paolo VI consacrò la ricostruita Abbazia di Montecassino. E in quell’occasione proclamò San Benedetto patrono d’Europa. Proprio nel luogo che il santo aveva edificato nel 529. L’evento fu celebrato alla presenza di cardinali e autorità politiche di primo piano, tra cui l’on. Giulio Andreotti. Ricevuti dall’abate Ildefonzo Rea, dalla comunità monastica e religiosa e da moltissimi fedeli. Un fatto documentato nel libro “Per la mia terra e la mia gente“, dedicato alla intensa vita istituzionale del Sindaco di Cassino, Domenico Gargano. Il testo scritto dal giornalista Erasmo Di Vito, infatti, racconta: «Dopo la cerimonia, Paolo VI scende in città. Accolto da due festose enormi ali di folla, per visitare la chiesa di San Giovanni Battista ed il cimitero civile di via San Bartolomeo».

Il momento della benedizione del dipinto

L’artista Marco Ricci

Marco Ricci è un giovane attivo e dinamico ed è presidente dell’Associazione “La città che vorrei” che da anni si prodiga per migliorare la qualità della vita nella città di Cassino. Con la voce tradita dall’emozione prima di scoprire il dipinto, che è stato benedetto, poi, da Don Giovanni De Ciantis ha detto: «Per me la chiesa di San Giovanni Battista è un luogo sentimentalmente importante. Sono cresciuto in questa parrocchia e qui ho ricevuto tutti i Sacramenti».

La felicità di Sarah

Entusiasta anche l’avvocato Sarah Grieco, presente insieme a tanti ragazzi de “La città che vorrei”. «Sono felicissima per Marco. – ha detto l’ispiratrice del sodalizio – Ho la fortuna di collaborare con dei ragazzi straordinari che oltre ad impegnarsi per la nostra città si dilettano egregiamente anche in altri campi».

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