Liberi&Forti:«Cassino contraria a questa corsia ciclabile»

3 MIN

Dopo la condanna dei cittadini sui social, ora è anche la politica a manifestare il suo disappunto sulla corsia ciclabile ideata dall’amministrazione Salera. Il movimento Liberi & Forti attacca con veemenza la maggioranza. E non solo sulla questione corsia ciclabile.

La città è contraria

«Nonostante sia palese che la città sia contraria ad una scelta non condivisa, – dice il movimento Liberi & Forti – e soprattutto non armonizzata all’interno di un Piano Urbano del Traffico, questa amministrazione tira dritto fregandosene dei cittadini.
La prima questione, ed è fondamentale metterlo in evidenza, è che queste decisioni vanno prese dopo aver approvato un PUT che consenta anche di rivedere tutta la viabilità della città. Presumibilmente inserendo dei sensi unici. Considerando che le strade della città di Cassino, sebbene ricostruite negli anni del dopoguerra, hanno ricalcato quelle prima della distruzione. E, quindi, sono da considerarsi di dimensioni limitate dal punto di vista della larghezza della carreggiata, rispetto all’attuale codice della strada».

L’esempio di Vasto non c’azzecca niente

Per Liberi & Forti sono i tentativi indifendibili di giustificazione che lasciano perplessi. Come pubblicare i disegni dei progetti della città di Vasto, che ha delle carreggiate molto larghe, dove è possibile avere il doppio senso di marcia con la doppia corsia ciclabile, in entrambe le direzioni e su entrambi i lati, e quindi non interna alla corsia carrabile. «Cercando di far passare questo come qualcosa di simile alla città di Cassino. Ed è altrettanto risibile – spiegano ancora – che si voglia nascondere l’approvazione della delibera di giunta numero 192 del giorno 11 Agosto 2020 nella quale l’amministrazione comunale approva un progetto per la segnaletica relativa alla corsia ciclabile su tutto il territorio comunale, e quindi non solo per il tratto incriminato e che sta producendo tante polemiche, per totali €114.000 di cui €.84.760 per lavori al netto di IVA e degli imprevisti».

[smartslider3 slider=”6″]

Una barzelletta

Siamo pertanto d’accordo anche noi che questi soldi destinati al progetto, tanti o pochi che siano, sono pur sempre i soldi dei cittadini di Cassino.
«Quello che è avvenuto è ascrivibile all’ingegno di qualcuno – dice ancora il movimento – che ha ritenuto di far diventare questa città una barzelletta, al punto tale di non accorgersi che via Enrico De Nicola, a partire dall’incrocio con via Marconi, si restringe. E quindi la chiusura dell’anello di corsia ciclabile con via Riccardo da San Germano per riconnettersi al corso della Repubblica, non era fattibile già da progetto. Ma il progettista non si accorge di nulla e a questo punto che cosa si fa? »

Si cambia corsia, si incrocia la corsia carrabile, ci si immette sul lato sinistro per girare lungo via Marconi. E qui casca l’asino. Via Marconi resta a doppio senso di circolazione e, quindi, «non avremo più la corsia ciclabile a fianco alla corsia carrabile nella stessa direzione di marcia. Ma avremo la corsia ciclabile nella corsia carrabile, con le macchine incolonnate dietro le biciclette».

Il progetto della pista ciclabile nel PUT

«Peraltro, la nostra precedente amministrazione di centrodestra – sostiene ancora Liberi & Fortiè sempre stata favorevole ad una ciclabile. E aveva inserito il progetto della pista ciclabile all’interno della città di Cassino nel PUT. Ma si trattava di una pista, non di una corsia, che veniva realizzata senza alcuna promiscuità con la corsia carrabile. E con finanziamenti regionali che questa amministrazione ha deliberatamente ignorato e perso.
Ricordiamo anche che l’ex assessore Beniamino Papa, quando propose il piano urbano per il traffico, propose a tutta la cittadinanza un questionario on-line per poter raccogliere suggerimenti, proposte e critiche tali da armonizzare uno strumento importante come quello del PUT con le esigenze di tutta la città».

I cittadini non hanno l’anello al naso

« I cittadini di Cassino – concludono – non hanno mai avuto l’anello al naso e sanno riconoscere l’errore. Compreso quello fatto un anno e mezzo fa nel mandare al governo della città persone incapaci e incompetenti.
Forse questa sarà anche una strategia, perché discutere sulla corsia ciclabile consente a questa amministrazione di non doversi difendere dagli attacchi, legittimi vista la composizione della squadra di governo e degli sponsor esterni, sulla sanità pubblica allo sbando. Ma anche sull’aggravarsi della situazione da pandemia con la diffusione del covid-19. O la nullafacenza che li ha contraddistinti dal punto di vista della tutela ambientale
».

Lascia un commento