L’opposizione:«Amministrazione incapace di affrontare criticità Santa Scolastica».

2 MIN

Da qualche ora è terminato il tanto atteso consiglio comunale per la discussione delle criticità dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino. Niente fronte comune per maggioranza e opposizione. Anzi. È andato in scena l’ennesimo scontro. (Leggi «Vengo anch’io», «No, tu no»). Dalle vicende comunque emerge che le problematiche sempre espresse dall’opposizione riguardo alla sanità non erano sterile polemiche. Il direttore generale della Asl di Frosinone, ha chiesto scusa per i ritardi nel concorso anestesisti. E ciò basta a certificare che il caso Santa Scolastica era tutto fuorché un’invenzione.

Ed ecco che con una dura nota i consiglieri comunali Giuseppe Golini Petrarcone, Salvatore Fontana, Mario Abbruzzese, Massimiliano Mignanelli, Francesco Evangelista raccontano quanto è accaduto in aula. Il comunicato è a firma anche di Angela Abbatecola, di Fratelli D’Italia, Gavino Gaias di Destra Nuova e Sergio Miele.

Una maggioranza arroccata

«Oggi è stata scritta una delle pagine più buie sulla Sanità di Cassino. Una maggioranza paralizzata e arroccata su se stessa ha di nuovo deciso di non decidere, – ha detto l’opposizione – sulla pelle dei Cittadini. Il primo punto da sottolineare è che la posizione delle opposizioni non era strumentale: la presenza e l’onesta testimonianza del Direttore Generale f.f. della ASL, che ha chiesto scusa per il ritardo nell’espletamento di un concorso vecchio addirittura di un anno forniscono la misura della gravità del problema».

Le promesse e il documento della minoranza

«Il secondo punto è che le soluzioni promesse sono ben lontane dall’essere vicine alla realizzazione. Perché un riassetto strutturale con nuove assunzioni prevede dei tempi tecnici inevitabili, – hanno spiegato ancora i consiglieri comunali – del tutto incompatibili con l’attuale stato di emergenza sanitaria. Il terzo punto è che la lettera del Direttore Sanitario del “S. Scolastica” dr. Mario Fabi (con cui si prendeva atto dell’impossibilità di procedere all’effettuazione degli interventi operatori, disponendo il trasferimento dei malati chirurgici in altri nosocomi) deve essere revocata. Altrimenti la situazione permane invariata. Si deve poi evidenziare che non si è voluto discutere il documento redatto dall’opposizione, che contiene proposte strategiche dirette a rafforzare la Sanità frusinate e in particolare l’ospedale di Cassino e il polo “D”.

«Questo documento tiene conto delle osservazioni e delle raccomandazioni del recente documento del Tavolo Tecnico sulla Chirurgia – Gruppo Intersocietario istituito dal Ministero della Salute. Nel quale si prende atto che l’interruzione precauzionale di ogni chirurgia elettiva verificatasi nel momento della massima allerta sanitaria durante la pandemia comporterà un incremento di richiesta di prestazioni chirurgiche con nuove complessità organizzative connesse alla persistenza del virus nella società».

L’incapacità dell’amministrazione

«Su questa base serve un ripensamento sia di tutte le offerte ospedaliere che dei modelli organizzativi, – ha concluso – così da prevedere anche una redistribuzione della rete di assistenza su base provinciale. Attraverso un adeguamento delle tecnologie e del Personale presenti nelle Sale Operatorie, nei reparti intensivi e in quelli di Rianimazione. Non si può purtroppo abbassare la guardia, perché il Consiglio di oggi ha in realtà certificato l’incapacità dell’amministrazione di affrontare e risolvere un problema così delicato. E di così grande impatto sull’attenzione e soprattutto sulla salute dei Cittadini».

Lascia un commento