Cassino

Finalmente la scelta giusta. Ma il Covid-19 c’era anche prima.

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Si apprende dalla pagina social del sindaco Salera la scelta di non far svolgere i grandi e men che meno i “Grossi” eventi nella nostra città. Quindi un deciso ripensamento nei confronti della 30° edizione della festa della birra e del Summer Festival. La decisione è avvenuta dopo la presa di coscienza, almeno così lascia intendere il comunicato del Pitbull, dell’esistenza diffusa di diversi focolai in regione e nelle regioni limitrofe. Nonché del trend in rialzo dei contagi Covid19 un po’ ovunque.

La scelta….infausta

Nei giorni 18 e 29 di giugno si apprende, dall’albo pretorio del nostro Comune dell’esistenza di due proposte di delibera, di fatto approvate dai neo amministratori e quindi pubblicate in albo. La prima relativa all’evento del Summer Festival, mentre nella seconda si concede la villa comunale e si autorizza il 30° anniversario della Festa della birra.

Il Covid al tempo della decisione

Proprio in quei giorni, il quadro dei contagi era relativamente stabile ma ad ogni modo in sensibile aumento. Nella nostra regione si passava da 7986 casi positivi (accertati da inizio epidemia) a 8105 casi, quindi con un incremento pari a 119 casi tra il 18 e il 29 giugno. Certo nulla di paragonabile ai trend dei mesi passati in particolare quelli di marzo ed aprile. Un fatto che contraddistingueva quei giorni è il focolaio romano del San Raffaele Pisana che in breve tempo è arrivato a contare oltre 100 casi. Logicamente non tutti concentrati proprio in quel periodo. Molto meglio le regioni limitrofe, la Campania addirittura registrava in totale fino al 6 luglio 138 casi.

In quei giorni, sempre dalle statistiche del governo, si registrava un nuovo aumento del famoso indice di contagio (Rt) che nel Lazio ritornava, per colpa del focolaio su citato, a salire arrivando a 1,04.

I due focolai

Come già accennato, il virus continua a diffondersi, e lo sta facendo in modo anomalo. Infatti, si stanno creando piccoli focolai dove il Covid-19 continua a dare espressione alle proprie potenzialità patogene. Dopo il focolaio romano, è notizia di inizio luglio, dai media locali e nazionali si apprende di un nuovo focolaio scoppiato in Campania e localizzato nell’area di Mondragone e Falciano del Massico zone che non distano particolarmente tanto dal nostro territorio. Un focolaio che conterà oltre 70 infetti.

La genesi di una scelta giusta

Dati alla mano, si comprende come la situazione fosse ben più pericolosa in regione all’epoca delle delibere che non oggi. Quindi è difficile comprendere il motivo per cui oggi sono stati vietati gli eventi, sia grandi che Grossi. Anzi si ha difficoltà, a questo punto a comprendere come mai furono avallati circa un mese fa. Noi un’idea ce la siamo fatta, ma come sempre lasciamo a chi legge la possibilità di farsene una propria.

In questa scelta “giusta” Cassino Notizie è con l’amministrazione, anche se, tale problematica da noi fu sollevata sin da subito, forti anche del supporto dei gruppi ambientalisti della nostra città. Certo il paradosso generatosi a seguito della nota dell’ENPA era quello che vedeva di fatto un’amministrazione più attenta al benessere animale che non all’incolumità pubblica. (Leggi Festa della birra, il comune cerca un’altra location e No alla Festa della Birra alla Villa Comunale).

A volte ciò che si da per scontato riguarda le cose più importanti: gli affetti, gli ideali e in questo caso il rispetto e la dedizione per i cittadini. Si ricorda che è dovere del sindaco tutelare l’incolumità di questi ultimi. Ora dopo questa scelta giusta, la prima si spera di una lunga serie, ci si raccomanda di valutare bene tutte le altre situazioni potenzialmente pericolose, prima fra tutte il mercato per le strade, ma anche di trovare il sistema di controllare la movida anomala e di non rischiare di agevolarla con eventi più piccoli. Leggendo di un focolaio trentino di questi giorni dove un kosovaro ha contagiato 11 persone con le quali aveva condiviso una banale birra, c’è ancora da esser cauti.

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