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Petrarcone: “No a discarica a Sant’Elia Fiumerapido”.

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L’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone interviene sul dibattito che sta suscitando grande interesse, e non poca preoccupazione relativo all’individuazione della nuova discarica provinciale.

Sappiamo che l’attuale discarica provinciale, – dice il consigliere comunale – gestita dalla MAD in Via Cerreto a Roccasecca, si esaurirà il 31 dicembre 2020. Sappiamo anche che il Sindaco di Roccasecca ha giustamente e tempestivamente impugnato nelle sedi competenti la realizzazione di un ennesimo invaso della discarica. E nel contempo richiesto la convocazione della Consulta dei Sindaci del Basso Lazio”.

Il sito di Sant’Elia Fiumerapido

Quello che ci lascia basiti – spiega ancora Petrarcone Quello che ci lascia basiti è che, per giustificare l’ennesimo schiaffo al territorio del sud della provincia è che, da parte di alcuni rappresentanti istituzionali provinciali, si faccia riferimento ad un Piano Territoriale Provinciale, che risale al 2007. Nel quale venivano individuati tre siti per una nuova discarica provinciale. Ma quel che è più paradossale è che di quel piano, due siti individuati nel nord della provincia non sarebbero più idonei. In particolare per la sopravvenienza di una incidenza della linea ferroviaria dell’Alta Velocità, su quello di Sgurgola, ed addirittura per un vincolo dell’Unione Europea per tutelare una rara specie rara di pipistrello, quello di Giuliano di Roma.

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In sostanza a questo punto, udite udite, rimarrebbe l’unico sito, non compromesso dal 2007 ad oggi, quello di Sant’Elia Fiumerapido. “Non vogliamo fare del bieco campanilismo, – spiega ancora Petrarconema riteniamo questa ipotesi davvero inaccettabile. Soprattutto se a pagare ancora una volta è il sud della provincia. Territorio già più volte danneggiato ed offesa dall’impianto Saf di Colfelice, dalla discarica provinciale di Roccasecca e dal termo combustore di San Vittore del Lazio.

Petrarcone: Convocare la consulta dell’ambiente

Giuseppe Golini Pertrarcone a questo punto invita il Sindaco di Cassino a convocare dapprima la Consulta dell’Ambiente, da poco ricostituita solo grazie alle sollecitazioni della minoranza consiliare, e poi la Consulta dei Sindaci del Cassinate. “Per scongiurare questa ennesima mortificazione – conclude Petrarconeper il nostro territorio. In particolare siamo pronti a mettere in atto ogni possibile iniziativa, sia giudiziale che non, per evitare che la vita e la salute di questa come delle nostre future generazioni possano essere compromesse da scelte oltremodo sciagurate”.

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