E’ tempo di inaugurazioni a Cassino. E’ tempo di nastri. Quegli stessi nastri tagliati che fino a qualche anno fa erano tanto criticati e presi di mira, oggi sono diventati “l’accessorio” must dell’estate 2020 insieme all’uovopattino. Pardon, il monopattino. Così dopo aver “inaugurato” una strada già esistente, si presume dal almeno settantanni, la squadra di Salera ha presenziato all’inaugurazione di un’attività commerciale. Niente di male, avere il sindaco è sempre un onore, ma a questo punto l’amministrazione dovrebbe essere presente anche alle altre inaugurazioni. “Ma questa presenza rappresenta un sostegno all’ecosostenibilità“. Bene, allora ogni attività che promuove eccellenze locali o che, solo aprendo, sceglie di investire in città e crea occupazione andrebbe “premiata”. Con la presenza dell’amministrazione all’apertura.
“Da ieri nella nostra città è possibile usufruire di un servizio di noleggio di monopattini, patrocinato dal Comune di Cassino, grazie al lavoro di giovani imprenditori che stanno investendo su una nuova mobilità pulita ed ecosostenibile. Legata alle biciclette, ai monopattini e alle bici elettriche con cui è possibile raggiungere tutti i nostri più bei monumenti, fino all’Abbazia di Montecassino, generando quindi nuove occasioni di esperienze turistiche“, scrive in un post il sindaco dalla sua pagina ufficiale. “Insieme a tutta l’Amministrazione, ieri abbiamo voluto dare un segnale forte di questa nuova mobilità sostenibile che abbiamo in mente, con questo giro promozionale nelle strade della città” si legge ancora nel post. La mobilità sostenibile è bella ma, come ogni cosa, andrebbe inserita in un contesto adeguato. Per esempio, così, tanto per dirne una, servirebbe una segnaletica stradale orizzontale o verticale. Perché, sebbene questi mezzi siano green e non inquinanti, comunque sono utenti della carreggiata e ci sono regole da rispettare per chi li utilizza e per gli altri fruitori della strada. Ma così, tanto per dirne una.
Critiche assordanti
Un problema che si sono poste anche le grandi città che vengono spesso prese ad esempio, tanto che nell’agosto scorso la città di Milano ne sospese la circolazione fino a regolamentazione. Tra i commenti dei cittadini ci sono entusiasti, felicitazioni e critiche, soprattutto critiche. Otto commenti su dieci. Una maggioranza schiacciante. In particolare i cittadini si chiedono come l’amministrazione pensa sia possibile utilizzare questi mezzi su strade che sono ridotte a un colabrodo. Ovviamente questo non vale per la “pista” scelta per l’inaugurazione. La carreggiata del Corso della Repubblica è particolarmente liscia. Qualcuno, invece, ha un po’ storto il naso sul patrocinio a un’attività commerciale, perché i mezzi sostenibili avranno un costo per chi deciderà di utilizzarli. Nulla quaestio, essendo un’attività commerciale, ma è come se l’amministrazione patrocinasse un punto vendita di un’azienda casearia locale a discapito di altre. Allora un’amministrazione comunale dovrebbe patrocinare tutte le attività del territorio?
La gallina e l’uovopattino
Non si tratta di un patrocinio a un evento ma a un negozio. Va benissimo la città meno inquinata, va benissimo supportare giovani imprenditori, va benissimo essere presenti per i cittadini, un po’ meno bene il modo in cui tutto questo diventa realtà. Mettendo in strada mezzi senza offrire l’adeguata regolamentazione sulla carreggiata, scegliendo un’attività commerciale e provando i mezzi su una strada il cui stato non rappresenta la media di quello delle altre arterie cittadine. E se domani aprisse un’altra attività del genere? E poi un’altra ancora? Ogni giorno inaugurazioni e giri di prova? Sostenibile per tutti o sostenibile per pochi? In ogni caso resta forte il dubbio: è nata prima la gallina o l’uovopattino? Ripetiamo: è nata prima la gallina o l’uovopattino?