Progetto Pontecorvo: “Un tavolo per la ripresa”.

2 MIN

Un tavolo tecnico con i rappresentanti delle realtà politiche cittadine. Aperto al mondo dell’imprenditoria, del commercio e dell’agricoltura. Lo propone il movimento civico “Progetto Pontecorvo” guidato da Giacinto Carbone perché l’emergenza Covid 19ci ha tolto ogni certezza e per ripartire c’è bisogno di uno sforzo comune, forse mai certificato dalla nostra storia. E’ indispensabile che tutti gli interventi volti al rilancio socio economico di Pontecorvo siano decisi e attenti alle reali esigenze del nostro paese”.

Le proposte

In sostanza Progetto Pontecorvo propone:

  • L’istituzione di un tavolo tecnico con i rappresentanti della maggioranza e della minoranza, i rappresentanti del mondo dell’imprenditoria e del commercio, al fine di individuare le azioni più consone per garantire una certa ripresa dopo l’emergenza Covid 19.

Quindi il movimento afferma che si dovrà pensare a:

  • processi che incentivino l’utilizzo delle nuove tecnologie.
  • riattivare i meccanismi di promozione e marketing territoriale.
  • creare i giusti presupposti all’internazionalizzazione delle nostre eccellenze nel campo dell’agroalimentare e dell’artigianato.

Tempi duri

Ci aspettano tempi duri, – continua il movimento guidato da Giacinto Carboneservono idee, progetti condivisi, ma soprattutto elaborati nei minimi dettagli se vogliamo provare ad uscire dalla crisi post Corona virus senza danni eclatanti. Senza conseguenza che possano mettere in ginocchio le realtà dell’economia pontecorvese”.

“Grazie alle esperienze e alla competenza dei partecipanti al tavolo,- conclude Progetto Pontecorvo – si formuleranno una serie di strategie e azioni anche a lungo termine che possano garantire a tutti un futuro dignitoso. Posto che l’esigenza di tutelare la salute dei cittadini viene prima di tutto. Quindi le misure dovranno essere compatibili con la piena salvaguardia di quest’ultima. Nessuno dovrà rimanere indietro. Ma per davvero non soltanto a chiacchiere. Ci sarà tanto da fare e crediamo che la soluzione migliore sia farlo tutti insieme, mettendo da parte le divisioni a prescindere, ed esaltando ciò che il nostro territorio già possiede con progetto lungimirante e condiviso”.

Lascia un commento