Una città, due vite parallele: tra tagli del nastro e feste solidali e serate di violenza e totale caos

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E’ evidente che in città qualcosa non vada come dovrebbe andare. Le giornate scorrono su due binari, tra tagli del nastro, ospitate internazionali e grandi manifestazioni, pranzi solidali e camminate nella storia. E notti senza controllo, dove la violenza, i danneggiamenti, gli atti vandalici e l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti sono le uniche regole a guidare la vita cittadina.

In pratica la città sembra essere un giano bifronte e chi dovrebbe controllare e impedire che ciò accada sembra invece non occuparsene. Come se fossero due città differenti, come se i cittadini della notte non fossero gli stessi del giorno. Eppure sembra che tutto vada per il meglio in città, nomi impressi su lastre di marmo, percorsi della memoria e visite illustri a livello internazionale. Eventi all’insegna della solidarietà e del green tra sentieri e zone archeologiche, ed esplosioni in centro, risse e furti di vetture. Risse consumate in pieno centro, nel salotto “buono”, anche nel giorno di Pasqua. Ma se qualcuno prova a segnalare, lamentarsi o chiedere interventi viene duramente criticato o additato come denigratore.

In molti hanno paura, hanno paura una parte di commercianti, una parte di residenti. In molti scelgono di non uscire il sabato sera perché il centro è off limits, tanti hanno paura per i propri figli. E intanto chi guida la città agisce come se nulla di tutto questo fosse la realtà. Ma le passeggiate e i monumenti, per quanto belle e partecipate, non riusciranno a coprire l’odore del fumo, i boati delle bombe carta esplose davanti a locali e sotto ai balconi, le attività date alle fiamme e i continui furti di vetture e nelle abitazioni del centro e nelle periferie. Perché, inutile negarlo, quello che si sta verificando in città inizia a destare non poca preoccupazione e non si può far finta di niente o minimizzare.

E sebbene non ci sia una responsabilità diretta e personale di chi guida Cassino, è dovere degli amministratori prendere atto della situazione e delle enormi difficoltà vissute dai cittadini e agire di conseguenza. Non con proclami e tavolate tecniche che non portano a nulla, ma in maniera più mirata e incisiva, anche perché si apre la stagione estiva e la situazione potrebbe anche peggiorare.

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