Cassino, primarie: Giorgio Pistoia in azione per il cambiamento

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Tra i candidati alle primarie che si terranno il prossimo 28 gennaio, fa il punto anche Giorgio Pistoia, che, per chi non lo conoscesse, si presenta e spiega il suo punto di vista. “Giorgio Pistoia è l’unico candidato alle primarie che può vantare il titolo di “civico al cento per cento”. Per cinque anni è stato l’unico oppositore della giunta Salera, mettendo in evidenza le criticità, le scelte e le modalità con cui l’attuale giunta ha governato. Civico perché al contrario dei suoi candidati non solo non ha mai avuto una tessera di partito, ma non ha nessuna intenzione di sedersi ai soliti tavolini con il centrodestra per trovare soluzioni che di fatto, sarebbero solo un ripiego pur di contrastare Salera”.
“Se l’ossessione di vincere contro Salera dovesse portare ad un governo di “forzatura” tra il candidato vincente delle primarie e il centrodestra, significherebbe rivivere lo stesso trauma dell’epoca di D’Alessandro . Un governo che non reggerebbe e si frantumerebbe poco dopo, implodendo e cadendo su se stesso. I Governi di “forzatura” non hanno nessuna base e nessuna concretezza se non la brama di vincere. Tutto questo si tradurrebbe nell’ennesima perdita di tempo per la città e per i cittadini, bisogna pensare a costruire una nuova alternativa, che liberi la politica locale da elementi ormai sul viale del tramonto e che la città ha abbondantemente dimostrato di non volere. Se ci si sedesse al tavolo delle trattative con il centrodestra, accecati dall’ossessione per Salera, significherebbe che le primarie non avrebbero avuto alcun senso. “

Prosegue Pistoia: “Nel 2019 Mario Abbruzzese ha registrato tremila voti di scarto, consegnando la città all’attuale Sindaco. Molti membri del centrodestra con cui il resto dei candidati alle primarie vorrà instaurare un tavolo di trattativa, sono proprio coloro che fecero cadere la giunta D’Alessandro. Ho la sensazione che la storia si ripeta, che qualcosa di analogo stia succedendo proprio in questo momento. C’è bisogno di rinnovamento, di nuove idee, ma soprattutto di un ricambio generazionale e di pensiero che dia nuova linfa vitale alla politica. Parlare con me è semplice, mi trovi ovunque, a qualsiasi orario, non ho bisogno del pretesto elettorale per interessarmi della città. Cinque anni fa, poche ore dopo l’insediamento di Salera Sindaco, ero operativo e da quel momento non ho mai smesso di portare alla luce quello che non funzionava. Il popolo ha la possibilità di scegliere se continuare a vivere in un contesto politico di “personaggi” che s’incontrano segretamente negli Hotel, oppure appoggiare una nuova linea volta alla totale trasparenza e interesse per il cittadino. I miei avversari, prima che preoccuparsi di battere Salera, si preoccupassero di costruire una classe politica concreta e rinnovata, fatta di persone nuove, appassionate e passionali. Il clima che respiro intorno a me è fortemente contaminato da una grande “sete di vendetta” contro Salera. Le vendette non sono certo la migliore motivazione per fare politica. L’affaire individuale non combacia con l’interesse della collettività.”
Pistoia cita uno stralcio della lettera che Giorgio Ambrosoli, liquidatore del Banco Ambrosiano Veneto, ucciso da un killer assoldato da Sindona la notte dell’11 Luglio 1979 dalla quale ha tratto ispirazione in molte occasioni. “Ricordi le speranze mai realizzate di far politica per il paese e non per i partiti: ebbene, a quarant’anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito.”
“La città vuole cambiare? Necessita di una valida alternativa alla decisionalità della giunta Salera? Di certo non sarà “la promiscuità politica” con una parte a migliorare le cose o ancor meglio, ostacolare la coesione che dimostra la maggioranza”.

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