Cassino, l’albero di Natale al Colosseo “scalda” i cuori

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In ogni città ci sono piccole società nascoste. Ma non troppo. I quartieri hanno vita propria, i residenti si conoscono, ci sono famiglie reali, famiglie acquisite. Tantissime nonne e innumerevoli zii e zie. Ti puoi affidare per svolgere un servizio, per chiedere un aiuto. La gentilezza non è un concetto astratto nei quartieri, non è una parola in una filastrocca, ma una regola di vita. Così come le discussioni diventano argomento di dibattito anche fuori dai pianerottoli e dai cortili. A Cassino ci sono grandi frazioni che sembrano veri e propri paesi. Sant’Angelo, Caira. Poi San Bartolomeo. San Giovanni, Fraschette, piazza Restagno, San Silvestro, San Giovanni, San Pasquale, via Arigni- via Parini-via Virgilio, Solfegna-Cantoni. E tanti, tanti altri angoli. Ogni strada, ogni vicolo ha la sua mini storia nella storia.

E poi c’è il Colosseo, una piazza, tante case, scuole colorate, l’ufficio postale. Il bancomat, la macelleria e l’alimentari. Nuovi palazzi, diversi nello stile. Nuovi residenti. Ma un cuore forte e “storico” che batte forte forte. Un micro mondo all’ingresso di Cassino, una chiesa, un oratorio che accoglie bambini da tutto il territorio. Una compagnia teatrale. Per anni la parrocchia è stata la casa della Banda Don Bosco. Il Colosseo non è un quartiere, è un posto a tratti fuori dal tempo, un luogo che cambia a seconda delle stagioni. E in questi giorni è sorto nel cuore del quartiere un albero di Natale. E’ stato realizzato con i materiali a disposizione, ma rappresenta un po’ la sintesi del quartiere. Un punto di luce arrivato dal nulla per ritrovarsi. E per far parlare gli altri. Ma anche un simbolo di aggregazione e di comunità.

La riflessione di De Sanctis

“Queste festività per molti di noi, soprattutto per quelli che hanno una età per cui hanno vissuto il trapasso delle generazione che sono uscite da una guerra ed hanno poi costruito il Paese, hanno un sapore che si confonde con ricordi agro-dolce, pensando a chi non c’è più e a chi invece, per fortuna dovrà rappresentare il futuro……

Questo è l’ albero di Natale che gli abitanti del Colosseo hanno inteso “accroccare”.

Sembrerebbe a prima vista un po’ spoglio, ma la vita ci ha insegnato che la devozione è più forte dove esiste la piccola chiesa…………, ed allora seppur trattati, così come altre periferie, da cittadini di serie b, credo proprio che gli abitanti del Colosseo così come di San Bartolomeo e di altri quartieri della nostra città, dimostrino in ogni momento di essere in possesso di dignità e valori veri, essenziali ed indispensabili per la formazione di una comunità.

Un abbraccio a tutti voi, con infinito affetto..”

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