Di Mambro

Sanità, Di Mambro “Bene i fondi per il Pronto soccorso, ma si deve fare di più”

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“Il dialogo intrapreso nel tempo con i rappresentati del territorio frusinate presso la Regione Lazio, sta iniziando ad avere esiti positivi. È di queste ore la notizia che La Regione Lazio guidata dal Presidente Francesco Rocca ha annunciato, durante la presentazione del documento relativo alla riorganizzazione della rete ospedaliera, a cui ha partecipato il Presidente della Provincia Luca Di Stefano, lo stanziamento di 3 milioni per il potenziamento e l’adeguamento del pronto soccorso dell’ospedale di Cassino. Fondi che arriveranno da quelli destinati all’accoglienza dei fedeli per il Giubileo”. Ad intervenire sulle buone notizie in ambito sanitario è Carmine Di Mambro.

“Non possiamo che essere contenti di questo annuncio, anche allo stato attuale il ‘Santa Scolastica’ di Cassino vive delle grandi difficoltà e per questo non intendo abbassare la guardia. È da tanto tempo che attendiamo risposte, soprattutto inerenti il potenziamento del personale del pronto soccorso, l’arrivo di materiale necessario allo spostamento e all’accoglienza dei pazienti, la messa in funzione a cadenza bisettimanale del DH oncologico, l’abbattimento delle file per quanto riguarda lo svolgimento di visite mediche e ambulatoriali. In ultimo, ma non meno importante, la sicurezza del personale medico, infermieristico e oss che ogni giorno rischia la propria incolumità. Partiamo dal DH oncologico che nonostante le mie battaglie, per la messa in funzione, non fornisce quell’assistenza necessaria: viene attuato in maniera estremamente ridotta e questo crea un ingolfamento delle liste di attesa e soprattutto disagi a tutti coloro che devono essere sottoposti a cure oncologiche e sono costretti a recarsi altrove. Discorso a parte merita la mancanza di materiale nei reparti e soprattutto nel pronto soccorso dove c’è un’area carenza estrema di barelle”.

“C’è molto che può e deve essere migliorato”

“E’ facile assistere a scene che hanno dell’incredibile: ambulanze ferme per ore perché i pazienti devono essere trattenuti sulle barelle di soccorso perché l’ospedale è privo di proprie. Questo va inevitabilmente a creare una situazione di disagio tra coloro che sono adibiti solo ed esclusivamente al soccorso delle persone in strada ed a casa. L’area del pronto soccorso, inoltre, da mesi è oggetto di attacchi da parte di persone con disabilità mentali o che perdono il controllo perché in preda ad alcol e droga: il personale medico ed infermieristico viene aggredito, le suppellettili distrutte con il conseguente terrore tra gli utenti. Su questa tematica e su tutte le altre stiamo aspettando risposte concrete da parte dell’ASL e della Regione Lazio, perché la salute dei cittadini viene prima di ogni altra cosa”.

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