Cassino, isola pedonale: alta tensione tra Comune e Commercianti

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Commercianti in Comune. Un confronto di un’ora ma il clima resta teso. Dopo l’incontro di mercoledì Florindo Buffardi, vice presidente della Camera di Commercio di Frosinone-Latina, ha riferito che, purtroppo, non ha avuto modo di spiegare la posizione dei commercianti di Cassino da lui rappresentati: non si tratta di essere contrari all’isola pedonale ma a come è stata pensata. Il sindaco, durante la riunione, lo ha stoppato e già mercoledì stesso Buffardi ha chiamato l’assessore chiedendo un incontro che si sarebbe dovuto tenere in un bar del centro.

Andate via

Dieci minuti prima però l’incontro è stato spostato in sala giunta. Poi nell’ufficio dell’assessore Petrillo. Presenti Terranova e Consales, una trentina tra commercianti e residenti. Anche proprietari di immobili. “È palese che si andrà avanti con un cambio di attività” evidenziano molti di loro. Presenti quasi tutti gli esercenti del corso, assenti i titolari dei bar e locali. In un primo momento gli amministratori avrebbero invitato i presenti ad andare via: “Ci volevano quasi mandare via, pensavano fossimo lì per parlare di commercio. Hanno insistito evidenziando la presenza di Buffardi mercoledì alla riunione, e iniziando come tutto fosse a posto”. Ma è stato lo stesso Buffardi a negare questa opzione, spiegando che proprio in virtù del risultato della riunione di mercoledì aveva fatto questa richiesta specificando che l’incontro fosse legato alle criticità.

Tre punti

Tra i punti nel mirino la mancanza parcheggi, mancanza di un piano di viabilità e di attrazione. “Una bella città in che senso? Un pavimento di un altro colore? Non è quello che basta come attrattiva per turisti o cittadini dai comuni limitrofi. L’unico miglioramento è il rifacimento dei marciapiedi”. Incalzano i commercianti. “La riqualificazione ci fa piacere, l’illuminazione nuova e anche maggior pulizia. Noi abbiamo una proposta, loro dicono che non ci siamo mai fatti sentire e ora il progetto è approvato. Ma non è così. Ci sono articoli e interviste, riunioni fatte sin dai tempi di Petrarcone, perché il progetto parte da lontano. Tutti noi abbiamo saputo dei tempi così ristretti solo dalla chiusura del corso di Acea fatta a febbraio”.

Un fiume in piena

I commercianti sono un fiume in piena. “Non è mai troppo tardi, si fanno varianti e modifiche. Dovete ascoltare ma se non volete bisogna che ognuno si prenda delle responsabilità. Ci sono commercianti, commessi, famiglie alle spalle. Un intero indotto. Noi andiamo avanti per farci ascoltare”. Consales ha preso atto di questa richiesta che ha detto sarà portata all’attenzione del sindaco. “Proponiamo di avere la corsia centrale percorribile (non solo carrabile per mezzi di soccorso e carico e scarico merci come sembra sia previsto). La strada libera durante il giorno e con una fila di parcheggi. Ci hanno assicurato che la porteranno avanti ma ovviamente servono tempi brevissimi. Calcolando che il 3 febbraio abbiamo chiesto un incontro al sindaco con Pec, e che ci ha convocato solo la settimana scorsa. Facendoci trovare inoltre altre associazioni e tecnici, non con le modalità richieste da noi. Se ci fanno aspettare altri due mesi noi andiamo avanti, non servono assicurazioni verbali, ma scritte. Servono le modifiche. È una questione di rispetto nei nostri confronti”.

La riunione è andata avanti per oltre un’ora. I commercianti sono stati molto chiari e hanno mostrato apertura alla condivisione della pedonalizzazione ma con le dovute modifiche. “Se l’obiettivo è quello di chiudere per far nascere solo altri locali, bar e ristoranti noi non ci stiamo. Non serve una via Falese 2. Servono attrattive, serve un progetto che preveda qualcosa di valido per attirare questi turisti di cui tutti parlano. E anche i cittadini dei comuni limitrofi. Va tutto rivisto e i cittadini, tutti, vanno ascoltati”. Non si escludono forme di protesta anche importanti, i commercianti non intendono abbassare la guardia e lasciare andare.

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