Cassino: luminarie, riunione in Comune… ma non per tutti

2 MIN

Si sta tenendo proprio oggi pomeriggio la riunione con i commercianti per parlare di luminarie. Se ne parlava da giorni, tra una polemica e una proposta. Purtroppo però oggi in Comune non ci saranno tutti i commercianti. Molti, anche delle zone centrali, non sarebbero stati proprio contattati. “Magari uno voleva esprimere la sua idea” polemizza una commerciante del centro. “Sicuramente non si fanno le cose in questo modo. Chi deciderà cosa? E se decideranno di mettere una quota, ad esempio, che dovrebbero fare quelli che non erano presenti alla discussione?”. Tante le polemiche.

Tanto malumore

“Io non avrei messo un euro comunque. Sanno solo chiedere, poi mettono le luci o l’albero dove dicono loro e poco importa degli altri. Preferisco fare da me con i “vicini” di negozio”. Ha dichiarato senza mezze misure il titolare di un’attività di Cassino. “In questa città si è perso un po’ il contatto con la realtà. Ci sono realtà che pagano le tasse, subiscono maxi controlli o non ricevono risposte alle istanze e che vengono lasciate lì. Poi c’è qualche “fortunato” che si trova casualmente sempre in prima fila”. Il Natale è alle porte, la crisi è tanta e si registra in tutti i settori. Anche la spesa energetica potrebbe rappresentare un disagio per le casse del Comune e quindi per i cittadini.

Quello che è certo è che questa riunione a “inviti” non è andata giù a parecchi commercianti. “Ritengo che sia, da parte dell’amministrazione comunale una grande presa in giro… non si può programmare le luminarie parlandone il 16 novembre, ci sono cose che vanno programmate con largo anticipo… non sanno (i politici) nemmeno da dove cominciare, i tempi tecnici per la realizzazione i costi reperibilità dei materiali… ma cercano la scusa (con una riunione fissata il 16/11/22) della mancata partecipazione dei commercianti alla loro chiamata. Io non ci sarò”. Duro l’intervento del signor Elio.

Al quale fa eco quello di Emiliano “A questo punto facessero pagare il tutto ai proprietari dei bar. Chiudono le strade non per il passeggio, bensì per permettere ai bar di posizionare i tavoli in modo selvaggio. Loro guadagnano ed è giusto che loro paghino tutto. A me cittadino che necessito di servizi più importanti, non me ne frega una mazza se con le luminarie viene gente a Cassino e si ferma al bar a consumare. Posso essere contento per il personale del bar, ma onestamente vorrei che il comune spendesse quei pochi soldi che ha in opere di manutenzione. Volete un centro bello? Fatelo pagare a chi c9n un centro bello guadagna”.

Clicca qui per leggere ulteriori notizie

Lascia un commento