Il pozzo di Maria diventa realtà in Togo grazie ad Alberto Ceccon

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Lo aveva detto e lo ha fatto. Alberto Ceccon con la raccolta derivante dalla vendita della sua opera “Maria SS.ma Assunta nel viaggio a Cassino tra peregrinatio e incoronazione” è riuscito a raggiungere l’obiettivo. Proprio in questi giorni la dottoressa Stefania Romanelli, volontaria Aviat, ha raggiunto il Togo per una missione umanitaria. E il pozzo tanto desiderato dal fotografo Ceccon ha visto la “luce”, diventando realtà per i tanti bambini, uomini e donne che aspettavano da tempo.

Il fotografo Alberto Ceccon

Questo l’obiettivo primario nel cuore del fotografo che con il suo fotolibro, presentato lo scorso dicembre, ha lavorato con impegno e amore per mesi. Non tirandosi mai indietro e facendo fronte anche alle piccole difficoltà, la sua tenacia ha ripagato e ora in Togo decine di famiglie avranno un pozzo con acqua potabile dedicato alla Madonna dell’Assunta. Un pensiero anche ai genitori di Alberto Ceccon, ai quali il fotografo ha dedicato la sua opera.

Le tante emozioni e l’acqua che sgorga

“Il pozzo di Maria ha fatto penare un po’ Iroko ed i suoi operai ma finalmente ma finalmente abbiamo visto l’acqua sgorgare” ha scritto sui social un’emozionata dottoressa Romanelli. “Ci siamo calati subito nella quotidianità del Togo. Incontriamo tante persone che ci affidano i loro malanni nella speranza che noi possiamo quantomeno alleviarglieli. Sveglia presto e partenza per Vo Attive, un villaggio come tanti, dove la povertà e i bisogni si toccano e uno spera di risolverli. Ma nei nostri pochi giorni che gli dedichiamo non è possibile cambiare.

L’immagine che vediamo lungo la strada mostra dei cambiamenti continui ogni volta che torno. Un inurbamento progressivo delle persone che dalle campagne viene a Lomè, sperando in una vita meno difficile. Ma la realtà poi non è così, se al villaggio l’agricoltura di sussistenza ti garantiva un pasto quotidiano. La capitale si dimostra invece una dura lotta per trovare anche solo un piatto di riso, vivendo in ricoveri di fortuna che crescono lungo strade piene di buche profonde, esito delle recenti piogge”. Racconti emozionanti e veri quelli che la dottoressa “regala” quotidianamente attraverso i social.

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