Pontecorvo: “Il cane non può entrare”, ma era un cane guida per ciechi

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Una brutta vicenda si è verificata a Pontecorvo lo scorso fine settimana. Una donna si è trovata protagonista, suo malgrado, di una vicenda che lascia tanta amarezza e disappunto. A raccontarlo è stata proprio lei, Sara, attraverso i social. E ora la notizia sta infuocando il dibattito, non solo quello virtuale.

Di seguito riportiamo il post pubblicato dalla signora. “Ieri alle 14:45 circa mi sono recata al punto vendita Lidl di Pontecorvo, ero accompagnata da Elga il mio cane guida e con noi vi era anche Raffaele. Mentre giravamo ci si avvicina una ragazza intimandomi di portare immediatamente il cane fuori. Alla mia risposta: “è un cane guida, sono cieca, il cane può stare” , si è allontanata verso le casse e dopo circa un minuto è suonata la campanella di emergenza e sono arrivati lei e un responsabile che era quello del turno del mattino. Questo responsabile ha iniziato anche lui dicendomi che il cane doveva uscire che non si vedeva che era un cane guida (il cane era naturalmente con la sua pettorina di servizio con tutti gli stemmi i catarifrangenti ed è inoltre arancio fosforescente), che comunque sarebbe dovuto uscire perché la lidl lo impone e non interessa che cane sia. Ho provato a spiegargli in tutti i modi, volevo mostrargli i documenti del cane, la legge, ma non ha voluto vedere nulla, ripeteva solamente che dovevo uscire fuori. Ho provato a dirgli che era come chiedere ad una persona in carrozzina di lasciare la carrozzina fuori, che era come sei stesse chiedendo di strapparmi gli occhi dal viso e do gettarli via, ma nulla, qualsiasi tentativo è stato vano, rispondeva sempre più alterato che dovevamo andare via, uscire di lì. Gli ho detto di andare ad informarsi e smetterla di attaccarmi perché altrimenti avrei chiamato i carabinieri, ma mi ha risposto che lui era più che informato e che se non li chiamavo io li avrebbe chiamati lui. Alla fine ho dovuto chiamare i carabinieri. Durante l’ultima fase del nostro dibattito gli ho detto in dialetto campano( perché sono campana):” ma tu stai scherzando?”
Quando va via alcuni clienti che avevano assistito alla scena si fermano con me per confortarmi, perché ero visibilmente sconvolta, e sono rimasti altrettanto sconvolti. Mentre mi riprendevo prima di uscir fuori ad aspettare le forze dell’ordine è tornato all’attacco dicendo che stavo dicendo solo cose false che non era vero mi avesse cacciata fuori mi aveva solamente chiesto di uscire col cane, andandosene addirittura lo sento pronunciare: ” questa scema scostumata, questi napoletani di merda!”
Nel frattempo lui va alle casse e continua nell’ingiuriare e diffamare la mia persona a voce alta con gli altri clienti lì presenti che chiedevano spiegazioni e con la sua collega che a tutto questo era stata sempre presente e avallata la tesi del suo responsabile.
Ripresa un po decidiamo di uscire fuori e aspettare la pattuglia. Passando per le casse recandoci all’uscita il tipo mi fa: ” guardi lei sta esagerando, io sono andato a leggere fuori alla porta e c’è scritto che possono entrare, ma lei ha l’accompagno, io le chiedo anche scusa ma deve uscire perché comunque c’è già suo marito e quindi il cane non può stare qui”. Alibita, sconvolta, umiliata e devastata esco fuori e dopo due minuti mio marito lo vede andar via in motorino. Quando sono arrivati i carabinieri hanno parlato con un altra responsabile che era quella del turno successivo e che in qualche modo si è scusata ma sempre cercando di evadere tutto con un :” è stata un incomprensione “
Non è stata un incomprensione, sono state ingiurie, maltrattamenti, discriminazione, offese, scostumatezza, insensibilità, ignoranza… e chi più ne ha più ne metta.
Io spero che lidl dia una severa ed esemplare lezione a questi dipendenti, perché fatti del genere possano non accadere mai più”

Ondata di sostegno dai social

Questo quanto riportato dalla donna che è ovviamente la sua personale esperienza. Nulla ha a che vedere con il supermercato, è bene precisarlo. Ma ovviamente a livello umano quanto accaduto non sembra trovare spiegazioni e giustificazioni. Forte l’ondata di sostegno e solidarietà nei confronti della donna che, suo malgrado, si è ritrovata vittima e protagonista di un bruttissimo episodio. Sul posto comunque sono intervenuti i carabinieri della locale Compagnia. Non dovrebbe essere necessario, ma si ricorda comunque, che i cani guida sono autorizzati a entrare nei locali, salire sui mezzi pubblici e hanno accesso in altre strutture senza problemi proprio perché previsto dalla legge.

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