Da Cassinopedia: Enzoander Platz

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“Enzoander Platz”, da Cassinopedia, l’Enciclopedia Sovietica secondo Salera.
Enzoander Platz è un’importante piazza di Cassino, al centro della città.
Fino al 2021 era un importante nodo viabilistico e di trasporti, ed era storicamente considerata il centro della città. La piazza divenne importante nel dopoguerra con la costruzione della chiesa di Sant’Antonio, del Teatro “Manzoni” e di diversi locali commerciali ed esercizi: Enzoander Platz (prima del 2022 denominata “Gregorio Diamare”) divenne così una delle maggiori zone commerciali della città, e tale rimase fino al 2022, quando i rifacimenti in stile sovietico con declinazioni nordcoreane la danneggiarono gravemente. Infatti la ribattezzata piazza è stata soggetta a un incomprensibile rifacimento di recente: abbattuto il “salvagente” centrale, in piena epoca di caldo secco e siccitoso è diventata sede di una splendida quanto inutile fontana con giochi di luce, in un’ottica di riqualifica del centro urbano attuato dalla Repubblica Democratica Cassinate.

L’orologio del tempo

È in programma la costruzione dell’ Orologio del Tempo di Salera, una struttura che ruotando scandirà i momenti gloriosi dell’epopea saleriana di amministrazione comunale. Di lato alla Chiesa saranno installati appositi raccoglitori di bestemmie e di smoccolamenti vari, legati all’irritazione dei pochi stolti che non saranno in grado di apprezzare la bellezza urbanistica dell’improvvisa interruzione di un’arteria importante della città. Secondari e incomprensibili, nell’ottica amministrativa e spettacolaristica, sono i danni alla viabilità. Ma, com’è noto, cosa volete che sia un PUT (Piano Urbano del Traffico) per chi, come il Grande Timoniere Salera, autocelebra una “corsia ciclabile” dipinta (e sbiadita) a terra? Il Timone amministrativo, come si sa, naviga a vista, sotto Costa.

Primum vivere, deinde philosophari

Meglio programmare uno spazio per parate (suggerisco il prossimo 7 Novembre, anniversario della Rivoluzione Bolscevica d’Ottobre); aggiungerei alle spese correnti dei cartelloni a grandezza naturale di Lenin, Stalin, Marx, Engels e Mao. Sul pluriennale delle opere pubbliche sarebbe doveroso prevedere un statua in bronzo in stile Kim Il-sung per gli amministratori e gli ideatori di questo progetto a contornare la piazza tutta.
Adesso, fuor di sarcasmo: gli Antichi Padri dicevano “Primum vivere, deinde philosophari” (prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia).

Il ”contorno”

Quello che mi domando è: ma un Comune non dovrebbe avere priorità diverse rispetto a certe sciccherie (in qualsiasi modo finanziate), che vengono calate in un contesto senza alcuna vera programmazione delle esigenze della Città? Non mi si risponda che “è programmata l’isola pedonale”, perché sarebbbe una risposta ridicola. Non si programma la chiusura del centro cittadino, senza prevedere il “contorno”: quel famigerato PUT, che tanta allergia e orticaria causa ai nostri sovietici amministratori locali. Il problema non è solo questo però: il problema è che la prossima Amministrazione dovrà mettere mano (con dispendio di risorse e energie) alle “scelte” dilettantesche di questi signori, che spero vengano cancellati dalla Storia. E non si dica che così “la piazza è bellissima”: il punto non è l’estetica. Il punto, quello vero, è l’idea di CITTÀ, che la Giunta nostalgica e rossa non ha. Nemmeno una pallida idea.

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