Il consigliere di opposizione dice la sua. Non è una novità. Così come non è una novità non trovarsi d’accordo con linee fin troppo spesso unitarie, quasi da gregge. Renato de Sanctis ha una visione della politica e della società molto chiara. Sicuramente la sua è una opinione da cittadino e da amministratore locale, ma non ha mai avuto remore nell’esporre la sua posizione.
Il capitano va controcorrente
“Per essere chiari, io sono contro la conferma di Draghi a capo del governo”. Di certo non la tocca piano. “Contesto fortemente i sindaci a sostegno di Draghi (evidentemente condividono la sua politica). Sono a favore dei tassisti, che proprio da Draghi vengono fortemente penalizzati a favore di “Uber” che tramite l’Istituto Bruno Leoni (IBL) hanno trovato spazio nell’art.10 Disegno legge concorrenza. Bruno Leoni è un’istituzione privata e ci sarebbe poco da dire sulle sue attività, non fosse che i vertici di quest’istituto sono legati in maniera indissolubile con l’attuale Governo. Il direttore del dipartimento ricerche e studi del Bruno Leoni è Carlo Stagnaro che da giugno 2021 occupa al contempo una poltrona nel Nucleo tecnico per il coordinamento della politica economica presso la Presidenza del Consiglio.
La “guerra” dei tassisti rappresenta un modo di agire che De Sanctis contesta
“Non solo – incalza dai social il consigliere d’opposizione – C’è anche Serena Sileoni, parte del cda dell’Istituto, nonché Consigliere personale di Mario Draghi.
Grazie a queste alleanze di alto livello Uber si appresta così a vincere la sua battaglia contro i tassisti e a conquistare l’ennesimo mercato. Vogliamo poi parlare dell’art.6,(Servizi Pubblici) del Dis. Di Legge “Concorrenza”, ops “Privatizzazioni”. Vabbè diverrebbe troppo evidente ciò che pensa Draghi e tutti quei signori di sindaci che hanno firmato una petizione a suo favore”.
Tanto a pochi e poco, anzi pochissimo, a molti
“In Italia si tende all’arricchimento (sempre di pochi), ma in modo inversamente proporzionale si tende anche all’ impoverimento”. Poi l’appello di Renato ed Sanctis: “Scegliamo un Governo, scegliamo rappresentanti politici locali che abbiano una visione diversa di futuro, dove le differenze tra ceti vengano limate e non creino spaccature sociali”.
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