S. Ambrogio sul Garigliano si prepara alla festa patronale

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Sant’Ambrogio sul Garigliano si prepara ad onorare il suo Santo Patrono giovedì 3 febbraio, giorno a cui il calendario liturgico della Chiesa ne ascrive la memoria. San Biagio, uno dei quattordici cosiddetti “santi ausiliatori”, ossia, quei santi invocati per la guarigione di mali particolari. Venerato in moltissime città e località italiane, delle quali, di molte, è anche il santo patrono, viene celebrato con un rito particolare che per tradizione introduce, nel mezzo della celebrazione liturgica, una speciale benedizione alle “gole” dei fedeli, impartita dal parroco incrociando due candele. Biagio di Sebaste, nel III secolo è stato un vescovo e un santo armeno che guarì miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola.

La benedizione

A Sant’Ambrogio sul Garigliano, la benedizione verrà impartita ai fedeli da Don Lorenzo Vallone, il parroco che da due anni si prende cura della parrocchia e della valorizzazione del territorio. Attivissimo in paese, amante degli animali, ha adottato un cane ed un gatto trovatelli, studioso delle tradizioni e della storia che tramanda, vicino agli anziani, attivo con i giovani, vivace sui social perché i messaggi giungano a più parrocchiani possibile, ci racconta, orgoglioso, di come Sant’Ambrogio sul Garigliano sia una delle poche parrocchie in Italia ad essere in possesso di una reliquia del proprio santo patrono.

Gli appuntamenti

Infatti durante la Santa Messa di giovedì 3 febbraio alle 18,00, Don Lorenzo benedirà la reliquia, un frammento di osso del ginocchio del Santo. Ricco il programma religioso, scandito da una novena iniziata il 25 gennaio e culminato nei giorni del triduo, presieduto tra il 31 gennaio e il 2 febbraio da fra Antonio Losapio dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Il 3 febbraio, ci sarà il pontificale delle 11.30, presieduto, alla presenza delle autorità civili e militari, da don Giuseppe Basile, Vicario della zona pastorale di Isola del Liri e direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano, animato dal coro parrocchiale “Annibale Messore”.

Seguirà una processione con il simulacro del Santo che percorrerà, accompagnata dalla Banda “Città di Arce”, le strade del centro storico del caratteristico paese della Valle dei Santi. L’ultima Celebrazione è presieduta da don Maurizio Marchione, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano. Alla realizzazione dell’evento ha contribuito la Misericordia di Roccasecca, che ha garantito l’assistenza sanitaria.

Il crocifisso del ‘300

Le celebrazioni si svolgeranno nella Chiesa del centro storico, intitolata proprio a San Biagio, che si erge nella parte più alta del paese. Al suo interno è custodito un Crocifisso dell’anno 300 e un altare barocco oltre che un quadro di Giovanni Bizzoni, un grande artista nato in provincia di Bergamo negli anni venti e cresciuto a Cassino, dove si era trasferito con la famiglia perché il papà era capotreno e dove morì l’8 febbraio 1992. Un dipinto che racconta, tra i colori, “il miracolo di San Biagio”, restaurato grazie ai fedeli originari della Valle dei Santi ma residenti in Canada, in particolare il Club Montecassino, sempre solidali con la loro terra d’origine alla quale restano legatissimi.

La valorizzazione del culto

Accompagnati tra la storia e le tradizioni di Sant’Ambrogio sul Garigliano, Don Lorenzo ci spiega: “Sono davvero contento di poter valorizzare il culto di San Biagio nella Valle dei Santi dove nel tempo la tradizione si stava perdendo. Se si recupera il culto, si recuperano anche i fedeli”.

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