Cassino Capitale, Che confusione sarà perché….

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Non abbiamo mai pensato che l’assessore alla Cultura Danilo Grossi fosse uno sprovveduto. In politica si possono commettere delle leggerezze o semplicemente le cose non vanno come si vorrebbe che andassero. Ci sono certi giornali però che pur di difendere anche l’indifendibile rischiano di far fare delle brutte figure anche alle persone che provano a “proteggere”. Abbiamo letto sul web che il 5 ottobre l’assessore alla Cultura avrebbe annunciato la possibilità di candidare Cassino a Capitale Europea della Cultura «nel 2024, l’anno in cui ricorrerà l’ottantesimo anniversario della distruzione della città durante il secondo conflitto mondiale».

Un passo indietro

Facciamo un passo indietro. Nel 2017 l’amministrazione D’Alessandro manifestò la stessa volontà, ma venne fuori alla fine, anche dai titoloni di qualche giornale, che la cosa non poteva andare in porto per via del fatto che fino al 2029 i titoli di Capitale Europea della Cultura erano già stati assegnati ad altre nazioni e non quindi all’Italia. Ora, come poteva pretendere, stando quanto riportato da altre testate, che la sua proposta poteva essere valida?

La verità

In realtà le cose infatti sono andate in un’altra maniera che può essere certificata attraverso un articolo scritto da Lorenzo Vita, proprio il 5 ottobre 2020 sul quotidiano L’Inchiesta. Per altro fonte del nostro articolo Capitale delle chiacchiere – Reload e che potete leggere tranquillamente QUI. Grossi durante una conferenza della manifestazione “Anticontemporaneo” ha annunciato la volontà di lavorare al progetto per la candidatura di Cassino a Capitale Italiana della Cultura. E quindi non europea. Inoltre a quanto pare dopo l’annuncio non si sarebbe concluso nulla. L’unica cosa vera che abbiamo letto sempre su altri giornali che la prima finestra libera per permettere all’Italia di avere nel suo territorio nazionale la Capitale Europea della Cultura è il 2033. Ma lo sapevamo già e soprattutto quell’anno non c’entra nulla con l’ottantesimo anniversario del bombardamento (1944).

Ricordiamo inoltre agli illustri giornalisti che noi non siamo un giornale ma un umile blog che ha l’unica pretesa di difendere i cittadini dalle prese in giro altrui. Questo, inoltre, non è un blog dell’opposizione, che è libera di scegliere le tematiche sulle quali intervenire. Magari con un pò di incisività in più.

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