Mezzanotte di fuoco. La storia triste delle ordinanze inutili

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Come da tradizione allo scoccare della mezzanotte, Cassino e cassinate hanno dato fuoco alle polveri regalando il solito spettacolo di mezzora di fuochi d’artificio, botti di ogni genere, tric e trac e “bombe a mano”. (GUARDA IL VIDEO) Il tutto alla faccia delle ordinanze di molti Sindaci del territorio che vietavano petardi di ogni ordine e grado. Provvedimenti generati più per seguire la moda del momento e non subire gli attacchi dalle associazioni animaliste, ambientaliste e che dir si voglia. Atti che invece, come ogni anno, si sono rivelati strumenti inutili contro un fenomeno che esiste dalla notte dei tempi. E che forse soltanto una massiccia dose di buon senso potrebbe rimuovere o quanto meno contenere nel folclore locale.

Provvedimenti inutili

A prescindere dagli usi e costumi del territorio, è palesemente evidente che le ordinanze contro “i botti di capodanno” sono provvedimenti che, con i mezzi a disposizione, i Comuni non possono mai e poi mai far rispettare. Si fanno, dunque, perché si devono fare. O magari per lavarsi le mani da possibili danni a cose e persone. Della serie: “noi ve lo avevamo detto”. Tra l’altro sembrerebbe che i sindaci non possano imporre divieti per botti e fuochi d’artificio a Capodanno, in quanto ordinanze di questo tipo sono illegittime.

Come Baghdad

Il Ministero degli Interni  ha, infatti, spiegato che le misure extra ordinem dei primi cittadini non sono giustificate dal pericolo di fenomeni di criminalità tali da minare sicurezza e ordine pubblico. Bensì era indicata una motivazione non sufficiente di prevenzione e tutela dell’incolumità del cittadino.

Ma purtroppo il vero nervo scoperto è quello che in assenza di controlli chiunque, nonostante tutto, potrà trasformare il suo quartiere in una piccola Baghdad sotto bombardamento e i suoi residenti, avvolti negli scialli, dalle finestre in dei Mimosa Martini e Tony Capuozzo di rione. Tanto è solo mezzora….

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