Inquinamento, Italia Nostra:«Condanne esemplari per chi non ha garantito la collettività»

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Finalmente una speranza,ancora una volta affidata ad una inchiesta giudiziaria,di ottenere giustizia per i diritti alla salute ed alla tutela dell’ambiente per i cittadini del Cassinate.Le proteste dei cittadini residenti nei pressi del Depuratore del Cosilam e dei rii Fontanelle e Pioppeto risalgono a trenta anni fa.In quegli anni, la telefonata di un pescatore a questa sezione, che segnalava il fiume Gari di un allarmante colore bianco latte, diede l’inizio ad una epopea di denunce, segnalazioni, indagini, analisi che nel corso di questi trenta anni hanno sempre mostrato l’inquinamento dei fiumi Pioppeto, Fontanelle, Gari.

Il bianco Gari

Il colore innaturale del fiume Gari fu dovuto allo sversamento, non si sa se doloso o colposo, di almeno 5000 litri della sostanza usata per rivestire internamente gli inballaggi del cartone. Il fatto eclatante focalizzò l’attenzione sui processi produttivi e di depurazione della Cartiera Reno De’ Medici. Varie volte si accerto’ la inefficienza del processo di depurazione con sversamento di liquami nel Rio Fontanelle. Le promesse e gli impegni della cartiera di ottimizzare la depurazione degli scarichi e il “ricatto” occupazionale che sempre condiziona nel Cassinate i risultati normali in una società civile, hanno portato alle vicende odierne.
Dodici anni fa la cartiera ed altre realtà industriali affidarono la depurazione delle acque reflue ad un unico Depuratore, quello del Cosilam.

Garantire la collettività

I risultati sono sotto l’attenzione di tutti.Gli odori nauseabondi aumentarono mortificando la qualita’ della vita dei cittadini ed i segni palesi degli sversamenti di veleni interessarono anche il Rio Pioppeto.Le indagini del Nipaaf del Corpo Forestale dello stato e le intercettazioni ambientali ordinate dalla Magistratura hanno messo in evidenza che l’inquinamento dei fiumi,il cattivo funzionamento della rete di adduzione al depuratore con sistemi di sollevamento che spesso scaricavano liquami su strade e terreni agricoli, il cattivo funzionamento dell’inmianto di depurazione era ben conosciuto da chi, invece, avrebbe dovuto garantire la collettività.

Condanne esemplari

Questa sezione confida che, finalmente, condanne esemplari, possano indicare a tutti un cambiamento di rotta epocale necessario in quella che Italia Nostra chiama “Terra dei Fuochi 2″.
Ma l’obiettivo più importante che l’associazione vuole raggiungere è che,finalmente, si possa vivere in una realta’ industriale rispettosa delle esigenze dei cittadini e dell’ambiente.

dott. Angelo Antonio Spallino
Presidente Sezione Italia Nostra

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