Viaggio della Memoria, il “diario” di “Cassino Città per la Pace”

7 MIN

È consuetudine credere che viaggiare sia la miglior formazione nella vita di un individuo, a dimostrazione di tale credenza ci sono 23 mesi di preparazione, ostacolata dalla pandemia. Per un Viaggio che resterà per sempre nella Memoria dei 23 partecipanti.

Il viaggio della memoria

Dall’11 al 14 ottobre si è tenuto il Viaggio della Memoria 2021, alla volta della scoperta dei luoghi polacchi che più di altri hanno influenzato il corso della storia contemporanea.  Promosso dall’Associazione Cassino Città per la Pace e organizzato dall’agenzia viaggi Get Lost Cassino. Al viaggio hanno partecipato ragazze e ragazzi selezionati autonomamente dalle scuole di appartenenza ai quali sono state offerte borse di studio a copertura del costo di viaggio e soggiorno.

Alcuni ragazzi con il presidente Nino Rossi

Le borse di studio

Le borse di studio sono state offerte da Istituzioni, Associazioni e Imprese, quali: Consorzio ASI Frosinone, Banca popolare del Cassinate, Ordine Forense Cassino, CNA Frosinone, Confimprese Italia, Banca Credito Cooperativo Terra di Lavoro. Ed i comuni di Sant’Elia Fiumerapido e Vallerotonda che hanno permesso la realizzazione di quello che non può essere definito solo un viaggio. Altri giovanissimi e meno giovani, invece, hanno scelto di partecipare alla trasferta polacca versando la quota di partecipazione. Siamo particolarmente orgogliosi che anche due giovani ragazze della comunità ebraica di Roma abbiano deciso di unirsi a noi in questa esperienza indimenticabile.

[smartslider3 slider=”10″]

Le tappe di un viaggio indimenticabile

Cracovia, Wadowice, Auschwitz-Birkenau, Tychy e Istituto Italiano di Cultura a Cracovia sono state le tappe principali di un viaggio di istruzione intenso, emozionante e a tratti faticoso ma che ha indubbiamente raggiunto tutti gli obiettivi prefissati:

l’incontro di due comunità sorelle, quella di Cassino e dell’hinterland cassinate che a distanza di quasi 80 anni invia i suoi più giovani rappresentanti a incontrate i figli e i nipoti di quei soldati polacchi che hanno dato la vita alla terra di San Benedetto per liberarla dal giogo nazista, la reale conoscenza della più terribile pagina della storia contemporanea, entrando fisicamente nei luoghi di morte dei campi di sterminio, incontrando i loro colleghi studenti nella scuola di Tychy e non da ultima la conoscenza delle bellezze della città di Cracovia e della sua meravigliosa cultura dell’accoglienza.  

Gli studenti davanti all’ingresso di Auschwitz

Il punto cardine

Il punto cardine è stato sicuramente la visita al Campo di sterminio di Auschwitz, dove grazie alla competenza e al carisma della guida Michele Andreola tutti i presenti, giovani e meno giovani, hanno vissuto le sconvolgenti emozioni del racconto della vita dei deportati.

Il viaggio della memoria non può essere definito “gita” o “viaggio di istruzione” ma piuttosto un pellegrinaggio laico capace di muovere i sentimenti più profondi, un interrogarsi su ciò che di infinitamente abissale può celarsi nell’animo umano. Quell’abisso in cui bene e male sono costantemente in lotta tra loro, senza che uno possa mai dire di aver definitivamente sconfitto l’altro.

Il silenzio

 Proprio camminando all’interno dei campi di sterminio, osservando quei giovani di cui sappiamo tanto dir male, quelli che troppo spesso con estrema leggerezza giudichiamo superficiali e banali, ci si chiede se fosse stato giusto averli portati lì. Sottoponendoli ad una immersione nella storia della quale non dovrebbero portare colpa e peso alcuno.

Il loro silenzio, l’attenzione estrema alle parole della guida, i loro occhi lucidi che cercavano risposte a domande assurde, forse e nonostante tutto, ci fanno capire che, purtroppo, si tratta di un attraversamento quanto mai necessario ancora oggi. Perché quei luoghi, tanto lontani dalla loro quotidianità gli appartengono, appartengono all’intera umanità e tale viscerale appartenenza si evince dalle loro stesse riflessioni che qui ne riportiamo alcune:

Le testimonianze

«Questo viaggio molto significativo mi ha fatto capire di non dare per scontate quelle piccole cose che possono sembrare banali. Un pasto caldo o la casa calda d’inverno. Percorrendo il campo di Auschwitz ho capito fino a che punto può arrivare la cattiveria umana. Non è accettabile che un uomo arrivi a togliere, oltre la vita anche la dignità ad un suo simile».

«Discriminare esseri umani per la loro religione, la loro etnia, la trovo una cosa orribile. Siamo tutti uguali, e questo viaggio mi ha permesso di capirlo a pieno».

«Faceva freddo quel pomeriggio ad Auschwitz ma nessuno si lamentava e questo mi ha fatto ancora più riflettere su come potevano soffrire quegli uomini, quelle donne, quei bambini che arrivando in quei campi non sapevano a cosa andavano incontro. La maggior parte di loro, come ci ha spiegato Michele (la guida) già pochi minuti dopo essere scesi dal treno finirono nelle camere a gas! E gli altri, forse ancora più sfortunati, furono costretti a soffrire, a lavorare, nella speranza di salvarsi. Ma non fu così».

[smartslider3 slider=”7″]

Le baracche di Birkenau

«Percorrendo i lunghi viali tra le baracche di legno di Birkenau ho cercato di capire cosa provarono quelle povere persone rastrellate in tutta Europa e deportate lontano dai loro averi e dai loro affetti senza alcun motivo comprensibile».

«Visitare i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau è stata un’esperienza che dai libri non si può fare. I libri descrivono solo una parte, tralasciando i fatti più crudeli che un uomo può fare ad un altro uomo, ma che io ho visto con i miei occhi e sentire le parole della guida mi ha permesso di poter “immaginare” quello che hanno provato in questi luoghi le persone deportate>».

Calpestando i luoghi

«Quando ho saputo di aver “vinto” la borsa di studio che mi avrebbe offerto questa esperienza in Polonia non avevo la consapevolezza che ho oggi, dopo aver fatto il Viaggio della Memoria con l’Associazione Cassino Città per la Pace. Certo conoscevo la “storia” avevo letto libri, visto film ma è solo calpestando i luoghi dove “tutto è avvenuto” che realizzi veramente ciò per cui prima magari ti eri dispiaciuto e anche commosso ma con un certo distacco. Distacco che scompare davanti alla dura realtà di Auschwitz. Ora invece provo indignazione ma non rassegnazione».

Riflessioni e commenti

Questi commenti e riflessioni delle ragazze e dei ragazzi. I loro occhi lucidi ma anche le loro facce sorridenti ci hanno abbondantemente ripagato di tutto il lavoro organizzativo e di tutte le preoccupazioni avute nel preparare questo secondo Viaggio della Memoria città di Cassino. Speriamo e ci auguriamo che grazie alla generosità degli sponsor e delle Istituzioni questa esperienza si possa ripetere e magari diventare un appuntamento annuale che permetterà a tanti ragazzi di vivere un’esperienza indimenticabile. Altamente formativa. Solo lo studio e l’esperienza diretta possono mutare quell’agghiacciante scritta che campeggia sul cancello di Aushwitz, perché se c’è qualcosa che davvero rendere liberi è la conoscenza.    

La Polonia

Per fortuna però, la Polonia è ricchissima di tantissimi altri aspetti positivi che in queste quattro intense giornate non sono stati assenti a cominciare dalla città di Cracovia, visitata con la stravagante guida di “Antonio da Foggia” che con leggerezza ma con dovizia di particolari ha mostrato agli studenti la capitale culturale della Polonia, visitando il centro storico ed il quartiere ebraico.

Wadowice, città natale di Papa Giovanni Paolo II, ha permesso ai ragazzi di scoprire che quello di Karol Wojtyla non è stato solo il più lungo papato degli ultimi anni, ma come l’uomo Karol ha ricordato ai suoi connazionali che la liberà è il più alto dono di Dio e attraverso il suo operato non è stato solo una guida spirituale. A lui, infatti, si deve un’accelerazione nel processo di dismissione della guerra fredda con la caduta del muro di Berlino e la svolta democratica della “sua” Polonia. 

Da una parte la città natale e i luoghi dove è cresciuto Papa Giovanni Paolo II, dall’altra un luogo di sterminio. Da una parte amore, dall’altra morte.

Prendiamo in mano la nostra vita

Da una parte chi chiede di “spalancare” le porte a Cristo, dall’altra alti muri e recinzioni con filo spinato, chiusura assoluta per il diverso. E allora con la massima libertà e con il massimo rispetto del prossimo, usando le parole del nostro grande Amico polacco: “Prendiamo in mano la nostra vita e facciamone un capolavoro”. 

Tra i più alti momenti formativi di questo “viaggio” c’è stata la visita alla città di Tychy, gemellata dal 1976 con Cassino. Non è stata e non poteva essere una visita istituzionale. Ma siamo stati ricevuti con tutto il calore e l’ospitalità propria del popolo polacco. Ci ha accolto una delegazione del Comune di Tychy facendoci visitare la città e molto emozionante è stato l’incontro con gli studenti di un locale liceo che dopo una cerimonia di benvenuto hanno condiviso tutta la mattinata con i “nuovi amici” italiani. Come era prevedibile i nostri ragazzi hanno subito fatto amicizia con i loro colleghi polacchi improvvisando addirittura una partita di pallavolo e scambiandosi i contatti social.

Un momento di crescita personale

Un momento di crescita personale consolidando la consapevolezza di cosa voglia dire essere cittadini d’Europa.

Interessante è stata anche la visita al museo dello sport all’interno dello stadio di Tychy dove ci è stato offerto il pranzo con uno scambio di doni: abbiamo consegnato un libro su Cassino del compianto Sindaco Antonio Grazio Ferraro, gentilmente offerto dalla figlia Emilia, e un quadro realizzato da Gennaro De Luca. All’epoca studente del Liceo artistico di Cassino assegnatario della borsa di studio per il Viaggio della Memoria raffigurante la distruzione di Cassino.

In conclusione, come da programma, siamo stati ricevuti dal Dott. Ugo Rufino Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, organismo ufficiale dello Stato italiano, che ha quale obiettivo quello di promuovere e di diffondere la lingua e la cultura italiana in Polonia attraverso l’organizzazione di eventi culturali per favorire la circolazione delle idee, delle arti e delle scienze. Il dott. Rufino ci ha illustrato le attività e le opportunità offerte dall’Istituto anche ai ragazzi che vogliono svolgere esperienze formative all’estero.

Diffondere la storia

I ragazzi che hanno partecipato con noi a questo viaggio, si sono, emozionati, commossi, divertiti e hanno riflettuto, portando la loro testimonianza nelle loro famiglie, tra gli amici, tra i compagni di scuola, nella loro vita. È questa l’unica possibilità per migliorare il mondo, la testimonianza e l’esempio dei nostri ragazzi, dei giovani. Parafrasando le parole del Mahatma Ghandi si può affermare che attraverso questi momenti di scambio si può davvero diventare il cambiamento che si vuol vedere nel mondo.

L’associazione Cassino Città per la Pace che è nata per diffondere la storia del cassinate nel mondo, con queste iniziative (Viaggio della Memoria, promozione dei gemellaggi con altre città, ecc.) sta diventando sempre più un punto di riferimento culturale, ma anche messaggera di pace e fratellanza.

Grazie a chi ha creduto in noi, ci ha sostenuto e ci sostiene.

Arrivederci al prossimo viaggio e alle prossime emozioni.

Associazione Cassino Città per la Pace

Lascia un commento