Si scaldano i motori per le provinciali. Mentre la coda della pandemia ancora si dibatte con violenza tra manifestazioni e provvedimenti, c’è chi lavora da mesi, da quando cioè l’appuntamento è stato rinviato. E tra alleanze, cene, incontri in penombra e strette di mano, le carte si stanno mischiando per la partita decisiva. Anche a Cassino sembrerebbe esserci tensione per la presenza di posizioni trasversali.
Vacana docet
«A Cassino ho due voti sicuri e potrebbero esserci sorprese» avrebbe detto Luigi Vacana, attuale vice presidente a palazzo Iacobucci, a qualche amico intimo. Sempre presente ai numerosi eventi nel territorio, il sorriso di Vacana potrebbe aver conquistato più di qualche amministratore della città martire. Potrebbero battere per lui i “cuori” dei due consiglieri di Demos che già avevano manifestato al sindaco Salera di non voler votare il candidato in pectore della maggioranza, ovvero il capogruppo del Pd in assise Gino Ranaldi. Ma è caccia alle “sorprese” e tra i consiglieri di maggioranza scattano sguardi sospettosi. A chi faceva riferimento Vacana? Chi sarà il presunto “traditore”? Chi, alla resa dei conti, sceglierà il giocatore fuori casa?
Excusatio non pentita
Eppure un indizio potrebbe esserci tra chi si sta affannando a palesare la sua assoluta e totale fedeltà al primo cittadino, forse già “appesantito” dalle chiacchiere che lo vedrebbero tra i sostenitori di Vacana. Gli antichi insegnavano: “ Excusatio non petita, accusatio manifesta”.
Il ritratto di “famiglia” dell’amministrazione Salera potrebbe essere sempre più simile a uno dei dipinti più enigmatici della storia dell’arte, “L’ultima cena” di Leonardo Da Vinci.