L’acqua è poca e la papera non galleggia.
È oggi alle 15 l’appuntamento con l’evento che prevede la liberazione di Oche, anatre e germani reali. Una quindicina di esemplari in tutto.
È la fondazione “Cassino Cultura” a portare al vaglio l’idea di immettere questi esemplari nel lago della villa comunale con lo scopo di far divertire i bambini che potranno interagire con gli animali.
L’amministrazione e i suoi “cappelli”
Senza entrare nel merito dell’iniziativa e senza alcun approccio tecnico/scientifico Salera e i suoi, con a capo la Dottoressa Di Rollo, si sono dimostrati sin da subito entusiasti, trasformando in un attimo quell’idea nell’ennesima annunciazione farlocca di questa amministrazione.
Nel post di Cassino Comunica il sindaco fa sapere che tale iniziativa servirà per “valorizzare il patrimonio faunistico della villa” scopo ben diverso da quello sostenuto dalla fondazione.
Lo scivolone
Come spesso accaduto anche in passato per questi neo amministratori la scarsa conoscenza delle leggi e soprattutto l’approccio superficiale ad esse, vedi la storia della corsia ciclabile, li ha fatto scivolare nel baratro normativo che, ammettiamo, è effettivamente complesso.
Ad aprile del 2020 una nuova legge, in vigore da maggio 2021, vieta drasticamente l’immissione di specie alloctone in contesti ambientali pubblici. Inoltre, regolamenta anche l’introduzione delle specie autoctone. Operazione per cui deve esserci una necessità scientificamente provata.
La crisi: Da Google alla regione…
Il tutto parte da alcuni commenti di alcuni ambientalisti sotto il post pubblicitario dell’amministrazione.
Da lì subito ricerche su Google per tracciare la legge e capire come rendere pan per focaccia agli ambientalisti. Ora si sta cercando dopo voli pindarici e il coinvolgimento anche di tecnici ed esperti in materia di trovare la quadra in una situazione tutt’altro che facile!
Ci sarà un giro di PEC e di ammesse responsabilità. I 15 animali saranno indubbiamente ridotti in numero e certamente verranno tolte tutte le specie non autoctone.
Le associazioni ambientaliste fantasma
Nel post amministrativo si parla della presenza di alcune associazioni ambientaliste. Dalla chat del coordinamento ambientale non sono emerse. Che una associazione di questo genere presenzi ad un atto illegale contro un ecosistema lascia intendere di come a Cassino ad oggi ancora vi siano forti strumentalizzazioni.
L’evento rischia di essere posticipato. Insomma “speriamo che me la cavo”. Povera Cassino..
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