Ladies and gentleman, the winner is…..

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All’indomani delle elezioni che hanno interessato tantissimi comuni e regioni del nostro Bel Paese, i nostri amici giornalisti hanno ben pensato di concentrarsi solo ed esclusivamente su quei dati relativi ai partiti di riferimento.

Come accade dagli anni ’90 le testate di “destra” hanno inneggiato alla vittoria portando in auge quelle regioni e quei comuni da sempre loro baluardi inespugnabili, così allo stesso modo hanno fatto le testate di “sinistra” che con titoloni ad effetto e puri sensazionalismi hanno elogiato il dato dall’altro punto di vista.

Una chiave di lettura

Cassino Notizie prova a dare una chiave di lettura diversa e assolutamente scevra da “dittatorialismi” politici.

Il primo dato nazionale menzionato sotto voce dai giornali è l’astensionismo. Il secondo invece più volte riportato è il quasi azzeramento del Movimento 5 stelle. Il terzo gridato già a gran voce è quello relativo alla percentuale di consensi raggiunta dal partito di Renzi: Italia Viva. Poca voce invece ai partiti ecologisti spesso al di sotto della soglia del 3%. E’ un dato di fatto il fallimento del Movimento grillino, cosa con cui dovrà fare i conti l’ex premier Conte. Ma questo dato è il sentore di un malessere non da poco. Infatti, tanti sono stati i disillusi dalla pseudo rivoluzione grillina, a partire da grandi attivisti come Alessandro Di Battista. A Roma a farne le spese la sindaca uscente Virginia Raggi.

Italia è Viva

Italia Viva resuscita e si becca a questa tornata circa il 10%, anche se in tanti si aspettavano un vero e proprio boom, anche come conseguenza della costante emorragia del centro destra in particolare quella del partito di Berlusconi Forza Italia, i numeri parlano di un trend ad ogni modo positivo.

Il fatto che tanti partiti ecologisti non riescano a trovare una propria identità in Italia ci danneggia non poco e soprattutto ci allontana particolarmente dalle tendenze “positive” che da qualche tempo si stanno susseguendo in tutta Europa. Questo dato lascia intendere che la transizione ecologica, politicamente parlando, ancora sia saldamente in mano alla politica che ad oggi ci ha portato quasi sul baratro “ambientale”.

Incrociare questi dati apre alcuni scenari davvero raccapriccianti per l’intero paese.

Fame di rivoluzione

Il dato fondamentale è in assoluto il forte astensionismo. A Milano, a Roma, ma anche a Torino, in più città non si è raggiunto il 50% degli aventi diritto al voto. Un dato mostruosamente drammatico e che sottolinea la totale disfatta dei partiti. Tener conto di questo parametro e avvicinandolo ad esempio al crollo del M5S, fa comprendere come i cittadini abbiano creduto in quel movimento e come era forte la fame di una piccola rivoluzione durante quegli anni. È indubbio che chi non è andato a votare lo abbia fatto inquanto non più rappresentato da alcuna forza politica e probabilmente perché disilluso dal fallimento del movimento.

Il passato che ritorna

Tenendo conto del 10% di Renzi, questo dato dell’astensionismo ridimensiona non poco la parziale vittoria, mentre la dipartita dei movimenti ecologisti ci lascia scettici ed intendere che probabilmente molti di questi ultimi siano riconducibili a quei partiti che oltre il 50% degli italiani non vorrebbero più averci a che fare.

Con questi numeri alla mano non possiamo che auspicare che possa qualcuno un giorno tornare a parlare con questi elettori e a fare una politica degna che ci faccia rispettare in tutto il modo e che valorizzi in primis la nostra terra. Ricordiamo che in alcuni comuni della Ciociaria sono tornati in auge Sindaci con venti e passa anni di esperienza alle spalle. È il caso di Germani ad Arce, di D’Ovidio a Pastena e anche di Antonio Corsi a Sgurgola, tanto per citare qualcuno. Questo a testimoniare che forse i cittadini si sono avvalsi della teoria del “si stava meglio quando si stava peggio”. A parte gli scherzi crediamo che in questi ultimi anni non sia nata una classe politica-dirigente all’altezza del passato.

Mr Astensionismo

Non si attende un messia, nétanto meno un nuovo partito, ma semplicemente persone sagge ed oneste capaci di parlare alla gente normale e senza conflitti di interessi sul groppone. E soprattutto che abbiano il coraggio di condurci verso una rivoluzione green senza dimenticare i valori fondamentali e vitali delle nostre generazioni. Pertanto, per noi di Cassino Notizie “the winner is …Mr Astensionismo”, il vero silenzio che fa male e che dovrebbe far ragionare e mettere in discussione il sistema politico.

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