«Il solito Salera. Il solito sistema “saleriano” della vendetta. Questa volta però se Enzo Salera intende intimidirmi, costituendo il Comune di Cassino parte civile su una richiesta di rinvio a giudizio, tra l’altro la notizia è vecchia di un anno, si sbaglia di grosso. Questi metodi sono tipici delle persone piccole, la Politica come ho sempre detto si fa a viso aperto nell’aula consiliare, non in quelle del Palazzo di Giustizia», a parlare è il consigliere comunale Benedetto Leone.
La musica è cambiata
«Caro Salera, – ha detto ancora – la musica come ti avevo annunciato mesi fa è cambiata. È la prima volta nella storia della nostra città, che un Sindaco fa costituire parte civile il Comune contro qualsiasi tipo di procedimento giudiziario interessi un amministratore comunale avverso. Noi in passato sulla questione Gosaf, argomento delicatissimo, che ha interessato lo stesso Salera da assessore al bilancio, non abbiamo fatto partire alcuna macchina vendicativa. Ma noi siamo diversi. La Politica la interpretiamo e la esercitiamo diversamente, nelle aule consiliari e non in quelle di giustizia. Faccio notare al Sindaco, che essendosi costituito parte civile anche nei confronti del funzionario dei Servizi Sociali, dovrà provvedere alla sua sospensione dall’incarico di posizione organizzativa.
Il bavaglio
«Caro Sindaco, puoi tentare quanto vuoi di mettere il bavaglio a chi la pensa diversamente da te, – ha detto ancora Leone – ma c’è un fatto dal quale non potrai scappare, ed è la verità. Ti aspetto in Consiglio Comunale il 26 Ottobre, li dovrai rispondere sul tema dell’Ambiente, rompere il tuo silenzio di questi giorni, sui membri della tua amministrazione che ricoprono ruoli all’interno di Aea, sui rapporti tra Cosilam e Aea. Caro Salera, pensa alla città, ad amministrarla e non a vendicarti. Caro Salera, chi fugge ha paura della verità. Io sono qui, a viso aperto, come sempre, senza paura!