L’ASM Pontecorvo, difesa dall’avv. Massimo Di Sotto, vince anche al Consiglio di Stato.

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Nella mattinata di oggi si è tenuta innanzi al Consiglio di Stato la discussione in presenza dell’appello cautelare proposto da Scau Ecologica avverso l’ordininza con cui il TAR del LazioLatina aveva negato la sospensiva dell’aggiudicazione del servizio di raccolta differenziata nel Comune di Pontecorvo.

L’attesa decisione

La decisione era attesa perché da essa dipendeva la partenza o meno delle procedure propedeutiche all’avvio del sevrizio di raccolta differenziata su tutto il territorio comunale. Il servizio che costituisce uno dei punti fondamentali dell’amministrazione Rotondo e dell’attuale governance dell’azienda speciale del Comune la ASM.

La piena legittimità

Peraltro Il Consiglio di Stato ha confermato la piena legittimità degli atti impugnati, con la seguente motivazione che entra direttamente nel merito della controversia così statuendo:

Considerato che “le censure avanzate con riferimento al provvedimento impugnato appaiono prive di pregio nella parte in cui viene dedotta l’omessa ostensione dei verbali e la mancata previsione dell’attività di noleggio nell’oggetto sociale della società Ecofil;

Rilevato, inoltre, che allo stato non presentano elementi di fondatezza le censure riguardanti il mancato possesso dei requisiti di gara da parte della società aggiudicataria, alla luce delle verifiche effettuate dalla stazione appaltante, e la non conformità dell’offerta tecnica della medesima società Ecofil, non ravvisandosi profili di irrazionalità nella valutazione compiuta al riguardo dalla commissione di gara”.

La condanna alle spese

Inoltre il Consiglio di Stato ha condannato l’appellante al pagamento delle spese di lite. L’ulteriore pronuncia sembra quindi aver consolidato e rassicurato nella piena conformità a legge dell’operato dell’amministrazione in un momento in cui essenziale dare corso a gestioni del servizio di raccolta dei Rifiuti urbani più consone alla nuove tecnologie e alle stesse criticità che interessaono il territorio.

Uno dei punti toccati dalla difesa dall’ASM, curata dall’avv. Massimo Di Sotto, è stato per l’appunto la grave condizione in cui versa il bacino provinciale di raccolta dopo la chiusura della discarica di Roccasecca , a fronte di cui la soluzione scelta dalla ASM si è ora confermata anche presso il Consiglio di Stato la più appropriata alle esigenze locali.

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