Leone ruggisce e Salera batte in ritirata

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Il punto all’odg del consiglio comunale odierno e relativo al debito fuori bilancio a seguito della revoca del finanziamento del progetto “Donne al Centro”, è stato ritirato a dopo una segnalazione al collegio dei revisori dei conti da parte del consigliere Benedetto Leone.

«Abbiamo un Sindaco in grado di mistificare la realtà. È stato costretto – ruggisce Leonea ritirare il punto all’ordine del giorno sul debito fuori bilancio in merito alla revoca del finanziamento, perché, a seguito di una mia nota al collegio dei Revisori dei Conti, il Presidente ha chiesto di accedere agli atti e di verificare le carte».

In continua campagna elettorale

«È la dimostrazione che avevamo ragione, – tuona ancora l’ex assessore – abbiamo un Sindaco in continua campagna elettorale, tale da ergersi giustiziere di tutto e tutti. Anziché pensare ad amministrare la città, a superare le divisioni creando un clima di collaborazione e partecipazione, un clima da vera Comunità, Salera continua nella sua “caccia” a presunte responsabilità sul passato amministrativo. Quando di quel passato, quello che ha portato il Comune di Cassino al dissesto, lui ne è stato un autorevole protagonista, scrivendone pagine non belle per la nostra Città».

La Politica con la P maiuscola

«Oggi è stata fermata una delibera che avrebbe avuto ripercussioni sull’Ente, con una distorta comunicazione. Il Sindaco – dice Leone – ha parlato prima di finanziamento revocato ai servizi sociali, ed ha poi tentato di dichiararlo subito debito fuori bilancio. Forse con intento di far partire procedure di indagini nei confronti di chi lo ha preceduto. Un’attività che chi ha avuto modo di conoscere Salera in passato, riconosce subito come suo modello di amministrazione. La Politica con la P maiuscola, è tutt’altra cosa».

«Peccato però, che questa volta, il Sindaco ha preso una grandissima cantonata, non so se per distrazione, per il caldo di questo mese o perché non ha letto bene le carte. Innanzitutto dichiarare “Debito fuori bilancio” una richiesta di revoca, quindi non un debito certo ed esigibile, avrebbe potuto configurare, anche un abuso di ufficio, per omissione di atti (le controdeduzioni entro 30 giorni per salvare il finanziamento) e il danno erariale all’Ente».

Il parere dei revisori dei conti

In data 17.07.21 Benedetto Leone dopo aver fatto accesso agli atti ho informato il Collegio dei Revisori, perché la fattispecie della restituzione di quota parte del contributo finanziario, non rientra nella previsione di cui all’art.194 lett. E) del D.Lgs. n. 267/2000, perché non costituisce in alcun modo irregolare acquisizione di beni e servizi. Per questo la sua richiesta al Collegio di riesaminare il caso ha avuto parere favorevole.

Inoltre c’è un aspetto particolare, che potrebbe essere interessante anche nel capire bene le responsabilità. «Negli accessi agli atti che ho fatto, – spiega Leone – c’è una nota con le controdeduzioni dell’allora Segretario comunale Dott.ssa Riccio, con la quale si dimostrano che tutti i passaggi eseguiti per l’esecuzione del progetto finanziato “Donne al centro” sono state legittime ma soprattutto condivise, perché sempre informati gli uffici della Presidenza del Consiglio. La nota finale, datata 27.08.2019, presenta in alto a destra annotazioni a firma “presumibilmente” della Segreteria, con su scritto “presentata al Sindaco in data 27.08.19 si aspettano direttive per l’invio».

Le domande

L’invio della nota alla Presidenza, avviene due mesi dopo, l’8 Ottobre 2019. Ora la domanda è: come mai è stata inviata con due mesi di ritardo? Quando il Sindaco avrebbe dato le direttive per l’invio? Guarda caso, l’invio è avvenuto qualche giorno prima che la segretaria comunale Dott.ssa Riccio lasciasse il suo incarico al Comune di Cassino, 12 Ottobre. Forse la Segretaria stanca di aspettare, l’ha inviata senza alcuna direttiva del Sindaco? E questa direttiva è mai arrivata?

«Non voglio credere, – afferma ancora l’ex assessore – che per questa amministrazione sia più importante gettare fango su chi l’ha preceduta anziché salvare qualsiasi finanziamento in nome della buon corretta continuità amministrativa. Anche perché, se proprio volessimo fare un discorso di mera opportunità politica, la prima comunicazione di revoca del finanziamento, è avvenuta a Maggio 2019, con Amministrazione Commissariale. Inoltre tutte le procedure di affidamento provengono da determine dirigenziali, le delibere di indirizzo politico sono per avviamento progetto, e per aggiornamento della carta dei servizi dei centri antiviolenza. Per questo motivo, Salera ha preso un abbaglio incredibile, che può ritorcersi contro questa amministrazione se non tenta di salvare il finanziamento entro i prossimi 30 giorni».

La mozione

«Presenterò una mozione – conclude Leoneaffinché il Consiglio Comunale dia indirizzo agli uffici di coltivare il procedimento di autotutela rispondendo entro 30 giorni dal 5.07.2021 sul punto che il Comune ha già formulato le proprie deduzioni ( note del 20.05.2019 e del 8.10.2019) , nonché con ulteriori deduzioni sul fatto che la revoca non si può assumere se non per circostanze specificate nell’avviso e gravi, che nel caso in esame non ricorrono».

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