Basket, Cassino cede 71-73 con la capolista Rieti.

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Lotta, combatte e se la gioca fino all’ultimo, la formazione di coach Vettese, che nella gara valevole per la 12° giornata, cede il passo al fotofinish alla capolista del D1, Real Sebastiani Rieti, sul parquet del PalaVirtus con il risultato di 71-73.
Una gara sempre sul filo dell’equilibrio, con i club pronti a rispondersi colpo su colpo. Con Cassino che sin dalle prime battute non esita a controbattere alle offensive del team di Righetti capace di colpire e punire ripetutamente da oltre l’arco le difese di Teghini e soci.
La Virtus nel segno del duo Lestini-Visnjic, fa la voce grossa sotto le plance e rimane a contatto con gli ospiti, terminando con il risultato in parità la prima frazione di gioco sul 25-25.

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La partita

Cassino, sempre con il pacchetto lunghi, cerca nella seconda frazione l’allungo decisivo. Ma sono Ndoja, Loschi e Drigo a mantenere in linea di galleggiamento gli ospiti, che vanno all’intervallo lungo sotto di sole due lunghezze, 46-44.
Nella ripresa, crescono le difese e diminuiscono le percentuali di realizzazione dal campo, che erano andate ben oltre il 50% per entrambi i roster. La BPC, dopo un avvio di quarto da squadra vera, toccando anche il +8, si perde in attacchi e difese da rivedere. E la Sebastiani, guidata da nuovamente dal duo Drigo-Loschi, impatta di nuovo sul match.
Nel quarto periodo, nel momento decisivo, allora, decidono di farla da protagonista gli arbitri, che chiamano fuori dalla gara per 3 falli tecnici per simulazione inesistenti, il capitano rossoblù, Daniele Grilli, 2 falli tecnici per lui, e il lungo italo-serbo Visnjic, 1 fallo tecnico su uno spintone clamoroso di Traini a gioco fermo. Dopo un fallo in difesa sanzionato a Teghini su Loschi in uscita dai blocchi.

Arbitri protagonisti…in negativo

Chiamate queste, che condizionano in negativo la partita dei lupi cassinati, chiamati nei minuti finali a fare a meno di due pedine fondamentali nello scacchiere di Vettese. Gli uomini in grigio, negli ultimi 3 minuti mandano ben 8 volte in lunetta gli avversari della Virtus Cassino, in situazioni sempre di vantaggio dei padroni di casa. Fischi alquanto fantasiosi, uno su tutti il fallo durante una transizione offensiva reatina di Grilli su Traini, che a metà campo si sbraccia platealmente vicino al capitano rossoblù senza che il numero 1 l’avesse in un qualche modo minimamente toccato (fallo di Grilli, o tecnico per simulazione ???, ndc).

Palla per la vittoria

Nonostante tutto, Cassino ha comunque la palla per la vittoria. Rischia, dopo il tiro della vittoria fallito sul campo della Luiss, decide di prendersi nuovamente la responsabilità di portare alla conquista dei due punti i suoi. Il tiro del numero 5 si infrange, però, nuovamente sul ferro. Cusenza a rimbalzo fa fallo sistematico e Drigo, con Cassino in bonus, va ancora in lunetta sul +1 per Rieti. Il lungo reatino fa 1/2 dalla lunetta e per Cassino, sul -2, c’è ancora una speranza.
Time-out per Vettese. Rimessa nella metà campo offensiva per la Virtus e Teghini, incaricato di rimettere il pallone in gioco, serve Lestini, che non appena riceve il pallone scaglia in maniera decisamente affrettata il pallone verso il canestro da 9 metri, con 4 secondi tondi tondi da sfruttare sul cronometro. La sfera prende solo il tabellone e arriva nelle mani del giovane Rubinetti, che prova a tirare ma a tempo, purtroppo, già scaduto.
Cassino perde 73-71 e raccoglie la seconda sconfitta consecutiva dopo quella in trasferta con Formia.

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Le parole di Manzari

Di seguito, le dichiarazioni nel post-gara del presidente e DS della Virtus Cassino, Leonardo Manzari: «Resta l’amarezza per una sconfitta maturata al termine di una gara combattuta testa a testa contro, ricordiamolo, la prima della classe. Resta però l’ennesima sconfitta in una stagione sfortunata in termini di risultati. Penso alle sei sconfitte, con questa odierna, maturate sul filo di lana. È un fatto, punto. Poi devo chiedermi, perché negli arrivi testa a testa non riusciamo mai a mettere la testa avanti? Ecco, questo è quello che dobbiamo chiederci tutti».

«Sono deluso dal fatto che alcuni di noi, atleti esperti e di navigata esperienza, ricordiamolo, nel momento decisivo scompaiono dal parquet. È quello che cercheremo di risolvere presto e subito, – ha spiegato Manzari – con le buone o con le cattive, anche a costo di scelte dolorose. Dobbiamo tutti e dico tutti onorare la maglia che indossiamo. In un periodo storico come questo, essere a Cassino deve essere un grande privilegio. Chi non sta bene, mi chieda pure di andare a casa. Non accetto di vivere di rammarichi con un team composto da gente esperta ma con poca voglia di vincere. Qui nessuno é fesso e certe cose sono chiarissime».

Le aspettative restano alte

Le nostre aspettative erano e restano alte. Vincere almeno due delle gare perse sul filo di lana – dice ancora il presidente e Ds della BPC – ci avrebbe consentito di guardare alla classifica con altro spirito. Mi aspetto di più da atleti esperti che sono a Cassino con il massimo del rispetto da parte nostra, ma che non rispettano, al contempo, in alcun modo, il proprio lavoro. Questo non é tennis, ma uno sport di squadra. La porta è quella, se non si sta bene. Rispetto massimo per tutti, ma mi aspetto altrettanto rispetto per la maglia che si indossa e soprattutto per il lavoro retribuito che si svolge. Mi rendo conto di non chiedere nulla di speciale. Desidero che ognuno faccia un sereno esame di coscienza e che capisca i propri errori. Sono in credito con tutti, e dico tutti, i componenti del roster della Virtus Cassino 2020/21».

Per la BPC, appuntamento a sabato prossimo, al PalaErrico, in trasferta contro la Virtus Pozzuoli.

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