Quagliozzi & Co al Sindaco: «Ci ha dato degli incapaci»

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E i giovani non ci stanno. In particolare Luca Quagliozzi rappresentante di Gioventù Nazionale, Giorgio Valente di Lega Giovani, Matteo Curatola della Federazione Giovani Socialisti e dalla scrittrice Asia Vaudo. Sui social hanno pubblicato una lettera molto dura nei confronti del Sindaco di Cassino, Enzo Salera. Reo di aver addossato tutta la colpa degli assembrati ai giovani della città

Gli incapaci

«Per l’ennesima volta, Enzo Salera, il sindaco di Cassino ha usato come caprio espiatorio i giovani, per potersi lavare le mani nella prospettiva di un aumento dei contagi dovuto alle nuove varianti del virus (stranamente si è accorto solo ora che si palpa la possibilità di un incremento dei postivi, che i bar quando sono aperti vengono frequentati).
Ci ha dato senza alcuno scrupolo degli INCAPACI all’autoregolazione, perché — giustamente, per il nostro sindaco— è compito della gioventù tappare le falle regolamentative dell’amministrazione
».

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La necessità umana

«Anche se a noi sembra che nessuna regola sia stata violata: i consumatori sono seduti, i tavoli —con massimo quattro persone ciascuno—sono distanziati. Troviamo molto comico come si sfrutti la fotografia, un mezzo bidimensionale, per giudicare o meno il distanziamento osservabile sono grazie alla tridimensionalità.
Ha minimizzato quella che è la NECESSITÀ UMANA del socializzare, recludendola ad un semplice capriccio dovuto alle giornate troppo uggiose; lo invitiamo a vedere le numerose dichiarazioni, e statistiche fatte dagli psichiatri di tutto il mondo sull’aumento dei disturbi psichiatrici e nell’aumento delle dipendenze da sostanze in questo periodo. Altro che giornate uggiose».

Dare la colpa a qualcuno

«Concludendo, ciò che si può evincere dall’ultima dichiarazione del sindaco Salera, è che l’amministrazione di Cassino non è pronta a sostenere le nuove varianti del virus, e si è tentato di dare la colpa a qualcuno.
Un riconoscimento da fare a Salera è che questa volta ci ha risparmiato esternazioni deliranti, come quella di inserire l’esercito in piazza Labriola (per ora)
».


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