Il Covid non può rubarci il cuore

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Possono i genitori sopravvivere ai figli? Come continua la vita di una madre o di un padre che perdono un figlio? Non importa quanti anni abbia un figlio, se ne ha cinque, quindici o quarantacinque. Un figlio resterà tale per sempre. E senza di lui la vita di ogni genitori resta monca. Vincenzo si è spento troppo presto, ha lasciato dietro di sé un vuoto che lascia senza fiato. Quando si è diffusa la notizia della sua morte nessuno voleva crederci. Sua madre, Anita, è molto conosciuta a Cassino, tutti conoscono il suo immenso cuore. Lavora in Comune, ai Servizi sociali. In tanti hanno trovato conforto, nei momenti più bui delle proprie vite, nelle parole di Anita. La sua dolcezza e disponibilità ne fanno un pilastro in un settore molto difficile.

Il cuore in pezzi

Una mamma al posto giusto. Ora, quella mamma che ha aiutato tante altre mamme, ha il cuore in pezzi.
Nell’ultimo, straziante, saluto al figlio il suo dolore composto e silenzioso, appoggiata al braccio del marito, ha riassunto tutto il male causato dal Covid. Un virus che si insinua e che porta via all’improvviso, strappa, ferisce. Non un abbraccio, non un bacio, non una carezza. Il buio, all’improvviso e quel senso di impotenza che rende tutto ancora più difficile. «Avrei preferito fosse toccato a me», questo quello che pensa un genitore, che rimbomba nel silenzio di una casa lasciata vuota dalla morte. Un genitore è disposto a dare tutto pur di salvare un figlio.
A parlare di Vincenzo amici e conoscenti, un bravo ragazzo. Molto riservato e discreto, legatissimo alla famiglia. E’ entrato in ospedale, pronto a combattere con tutta la sua forza e, proprio quando sembrava tutto alle spalle il destino gli ha riservato un finale diverso, cattivo, terribile, ingiusto.

Il cuore non può rubarlo

Il Covid ha segnato in maniera indelebile tutti, è entrato con la violenza e l’arroganza di un conquistatore sanguinario, senza rispettare i sentimenti, l’amore. Ha colpito in maniera indiscriminata, lasciando le famiglie in pezzi. Ha letteralmente rubato il futuro, ha devastato i piani lasciando una scia di rimpianti e di parole ferme in gola, come i singhiozzi del più doloroso dei pianti. Vincenzo non ce l’ha fatta, ora è il tempo della rabbia, delle lacrime, del dolore. Pian piano tornerà il tempo dell’amore, del ricordo. Vincenzo continua a vivere nei cuori di chi lo ama, perché questo il Covid non può rubarlo.

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