Strisce blu. Il mistero delle multe perdute

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Premesso che con il sistema che oggi è in vigore per la sosta a pagamento è davvero difficile prendere una multa. Ma dovrebbe anche essere difficile farne. Quello che molti cittadini non si spiegano è come sia possibile non trovare l’avviso di accertata violazione sul parabrezza della macchina, ma avere la cassetta della posta piena di buste verde chiaro. Sono diversi, infatti, i casi già registrati, su facebook più di qualche persona ha pubblicato post e allegato foto della multa arrivata a casa.

Come funziona il pagamento

Premesso che sostando sulle strisce blu si accetta il fatto di dover pagare lo stazionamento. Ci sono dieci minuti di tolleranza iniziali dopo di che bisogna fare il biglietto, altrimenti il verbale è assicurato. Una volta fatto il tagliandino la macchina è al “sicuro” per il minutaggio fissato dall’utente nell’apposita colonnina. Qualora è stato superato l’orario di sosta e la macchina è ancora sullo stallo l’ausiliare posiziona sul parabrezza un foglio di integrazione. Il quale costo può variare a seconda della vicinanza con la chiusura dell’orario del servizio. Ovvero le 20. L’utente ha quindi 24 ore di tempo per pagare l’integrazione ed evitare il classico avviso di accertata violazione del codice della strada. Da pagare 34,60 entro 5 giorni dalla ricezione oppure 42,40 dal sesto al 60esimo giorno.

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Le multe arrivano lo stesso

Il concetto sembra molto chiaro. Però è evidente che qualcosa non funziona. Perché se l’utente paga l’integrazione nell’apposita colonnina non dovrebbe ricevere la multa a casa. Ora delle due l’una o i cittadini di Cassino ci marciano, vedono il tagliandino dell’integrazione e fanno finta niente. Oppure c’è un problema nella trasmissione del pagamento nel data base della società Publiparking. La prova dell’errore potrebbe essere certificata dalla piccola ricevuta che la colonnina rilascia dopo il pagamento dell’integrazione. Ma chi conserva un foglio di carta di pochi centimetri per due mesi o anche più ? Chi è che pensa che potrebbe arrivare una multa a casa dopo aver pagato l’integrazione? Nessuno. Ma crediamo che dopo aver visto il postino notificare 4 o 5 multe alla volta ogni dieci giorni tutti staranno più attenti. L’altra domanda che tutti si pongono è quella relativa alla presenza dell’accertata violazione sul parabrezza della macchina.

Inoltre altri utenti hanno ricevuto verbali a casa certificati dagli ausiliari nel periodo pagato sull’app del servizio. Quindi qualcosa non funziona.

Sarà colpa del killer dei verbali?

In un momento così difficile a livello economico fanno tutti molta attenzione a non incorrere in sanzioni, evidentemente l’attenzione non basta. E quando il postino bussa con le mani piene di buste verdi il cuore si stringe, ci si sente quasi in colpa per non aver conservato i bigliettini. Sembra strano, però, che in tanti, forse troppi, abbiano detto di non aver trovare i verbali sul parabrezza. Forse in città gira il serial killer dei verbali, tutti quelli che trova ruba e li fa a pezzi. Forse.

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