Le celebrazioni dell’Assunta a Montecassino

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Nel giorno in cui la Chiesa ha ricordato l’Assunzione di Maria al Cielo, alle 10.30 nella Basilica Cattedrale di Montecassino, S.E.Rev.ma Dom Bernardo D’Onorio, Abate Emerito di Montecassino, ha presieduto la Messa Pontificale, concelebrata da S.E.Rev.ma Dom Donato Ogliari, Abate di Montecassino.

L’80esimo compleanno

L’Abate Donato ha voluto che fosse proprio S.E. D’Onorio a presiedere l’Eucarestia, in occasione della ricorrenza del suo 80° compleanno il 20 agosto prossimo. Così che fosse circondato dall’affetto di chi negli anni di abbaziato aveva avuto modo di conoscerlo. In tanti infatti sono saliti a pregare insieme alla Comunità monastica e all’Abate Bernardo, che ha rivisto con piacere quanti lo hanno salutato al termine della Celebrazione. A rappresentare la Città di Cassino, oltre ai numerosi fedeli, il sindaco, Enzo Salera, la presidente del Consiglio Barbara Di Rollo e l’assessore Luigi Maccaro. La Celebrazione è stata animata dal Coro San Giovanni Battista Città di Cassino, diretto dal Maestro Fulvio Venditti.

L’Omelia di Dom Bernardo

«Carissimi, – ha detto l’Abate Bernardofesta di Maria Assunta in cielo, in antichità chiamata la “Dormitio Mariae”, è il secondo vigoroso pilastro che ha sorretto e sorregge l’arco teso tra presente e futuro. Tra storia presente ed eternità, perché la festa dell’Assunzione è senz’altro apoteosi di Maria. Ma è anche promessa per tutti noi se nell’arco della vita imitiamo l’esempio di Maria. Riflettiamo: per noi qual è il primo pilastro ove deve poggiare l’arco della nostra vita? È senz’altro il Vangelo, dinanzi al quale non possiamo rimanere neutrali, né dare mezze risposte o comportarci nella vita con mezze misure».

Parole che hanno cambiato l’umanità

«Per Maria – ha detto ancora – il primo fondamentale pilastro dell’arco della sua vita è stata l’accettazione totale della proposta fattale dal Signore. Anche se quanto le si chiedeva era umanamente impossibile, poiché lei non era stata con nessun uomo. L’angelo anzi le ha detto che non concepirà un figlio qualunque. Ma un bambino che sarà chiamato Santo, è sarà il figlio di Dio. Sulle labbra della fanciulla Miriam fioriscono solo poche parole, dense di amore e totale adesione: “ecco la serva del Signore: avvenga in me secondo la tua parola “. Parole che hanno cambiato per sempre mondo e umanità».

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Per leggere l’intera omelia dell’abate emerito di Montecassino clicca qui

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