Il Comune avvia procedimento disciplinare nei confronti di un dipendente.

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Il Comune di Cassino, per mezzo del segretario comunale, avv. Rosanna Sanzone ha avviato un serio procedimento disciplinare nei confronti di un dipendente comunale, titolare di P.O. (Posizione Organizzativa) per gravi mancanze avvenute all’interno degli uffici dell’ente. Il provvedimento nato per censurare il comportamento del lavoratore è stato avviato in base alle norme contenute nel codice di comportamento dei dipendenti pubblici di cui al D.P.R. del 16 Aprile 2013 n. 62 e al codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Cassino.

I presunti fatti e la fine del procedimento disciplinare

L’episodio sarebbe accaduto circa dieci giorni fa e i fatti contestati al funzionario sarebbero questi: aggressione fisica e verbale nei confronti di utenti e dipendenti in quanto sul posto di lavoro inveiva con aggressività nei confronti di utenti e dipendenti lanciando una bottiglia d’acqua in aria. Tale comportamento avrebbe quindi spinto il segretario generale a procedere con l’atto sopra citato. Il termine di conclusione del procedimento è fissato in 60 giorni.

La difesa del dipendente

Ora il lavoratore dovrà difendersi dalle accuse avvalendosi anche di un rappresentante sindacale a cui egli aderisce e conferisce mandato. Il 25 Luglio dovrà comparire, infatti, davanti al segretario generale, responsabile del procedimento e anche Presidente dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari.

Le presunte accuse nei confronti del dipendente sono molto gravi, ma sarebbe da domandarsi perché il titolare di posizione organizzativa di un settore molto importante per il Comune di Cassino abbia avuto queste reazioni scomposte. E soprattutto se il carico di stress o comunque l’ambiente di lavoro possa aver creato dei disagi sfociati in atteggiamenti più o meno aggressivi. A prescindere non si condanna nessuno, ma è altrettanto vero che, soprattutto nella pubblica amministrazione, chi sbaglia causando danno, una volta certificato e assodato, non può uscirne indenne. Fatto sta che il Comune di Cassino non trova proprio pace. In tutti i sensi.

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