Il trucco per approvare il bilancio senza emendamenti

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La maggioranza approva il bilancio orfano di emendamenti. In tempi non sospetti sarebbe stato un trionfo per il Sindaco Enzo Salera, ma c’è un particolare che sfugge a molti. Un trucco, nulla di irregolare per carità, che ha permesso alla maggioranza di operare senza proposte e possibili manovre ostruzionistiche. Il bilancio è passato senza emendamenti perché non c’erano le condizioni per farli. In parole povere ai consiglieri è stato presentato un provvedimento senza le pagine emendabili, ovvero quelle che ti permettono di vedere da quali capitoli entrano i soldi e da dove escono.

Il tecnico

Il Sindaco, Enzo Salera è tecnico in materia di bilancio ed è riuscito ad incartare anche la sua maggioranza, affermando che trattandosi di un bilancio armonizzato secondo le nuove regole contabili, non fosse possibile consegnare la documentazione relativa ai singoli capitoli. Quella che tecnicamente viene chiamata, come amava definirla il professor Ulderico Schimperna, la stampa per PEG.

Si tratta di un documento contabile propedeutico alla formazione del bilancio, perché racchiude tutti i micro capitoli di spesa sui quali poter fare gli emendamenti, ma che viene approvato di Giunta solo 15 giorni dopo l’approvazione del bilancio. Beh, quella stampa non è stata consegnata perché la norma non lo prevede, è vero; ma negli anni passati la precedente amministrazione la aveva sempre consegnata, per una questione di trasparenza. Perché senza non si sarebbero potuti presentare gli emendamenti.

Tra color che son sospesi

E questo porta ad una seconda considerazione: nella maggioranza c’è chi ha esultato come la consigliera di Demos Alessandra Umbaldo, riferendo che per la prima volta ad un bilancio non erano stati presentati emendamenti. Ma evidentemente anche a lei il suo sindaco non aveva dato le giuste spiegazioni (spiegato il trucco) circa la strategia per incastrare le opposizioni. Lasciandola nella sua idea di color che son sospesi.

Fontana e il maghi del bilancio

Io non credo ai maghi del bilancio – ha esordito nel suo intervento Salvatore Fontana – I maghi possono solo modificare la realtà è questo significa imbrogliare. Questo che andiamo a votare è l’atto più importante di un amministrazione, è il bilancio politico, le scelte economiche sono qui . Io ritengo sbagliate alcune scelte (legittime ovviamente) come ad esempio pochissimi soldi per il turismo. E altrettanti pochi per l’edilizia popolare. Ovviamente sarà molto più importante come saranno spese queste risorse. E su questo faccio mie parole usate da Luigi Maccaro, il quale divideva i politici in chi fa politica clientelare e chi la fa per la comunità. Sperando che vengano spese in maniera congrua e vantaggiosa per il Comune di Cassino e per nessun altro.

Siamo seri

“Ho riletto le linee programmatiche (alle quali ci eravamo astenuti con un gesto di fiducia a questa amministrazione). Abbiamo notato che non c’è una cosa che è stata rispettata – conclude Fontana – se non continuare a fare annunci. Voi non siete stati chiamati a gestire il potere, non siete stati nemmeno chiamati per fare dispettucci. Nemmeno chiamati a decidere a chi dare incarichi sotto soglia, legittimi sia chiaro. Non siete stati chiamati a dirci che ci sono normative nazionali che non si possono derogare per poi dirci che il Covid vi permette di derogare sulla sicurezza del mercato. Voi siete stati chiamati ad amministrare questa città in modo congruo e vantaggioso per tutti i cittadini.

E non solo quelli che vi hanno votato o si genuflettono (e non credo che 7 telecamere a 13000 € , 5 climatizzatori a 7600€ o 4 pannelli di plexiglas a 880€ siano congrui e vantaggiosi se non per chi li ha forniti). Per usare le parole della presidente Di Rollo ….siamo seri”.

Il Bilancio passa col trucco: 17 favorevoli, la maggioranza più De Sanctis. 8 contrari, Fontana, Mignanelli, Petrarcone, Bevilacqua, Abbruzzese, Fardelli, Evangelista e Calvani. E il trucco è servito.

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