D’Alessandro mostra i muscoli, i rendering e i soldi

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La rimozione dell’aiuola spartitraffico in piazza Diamare, dvanti la chiesa di Sant’Antonio è stata oggetto di un dibattito molto acceso sui social. Tra favorevoli e contrari al progetto di ampliamento del sagrato, più volte richiesto, negli anni,anche da Don Benedetto Minchella, è uscita fuori anche la voce dell’ex Sindaco Carlo Maria D’Alessandro. In post su facebook l’ingegnere ha presentato dei rendering che riguardano un progetto della pedonalizzazione di Piazza Labriola e la pavimentazione di Piazza Diamare. Gli abbiamo posto qualche domanda in merito.

Il progetto di pedonalizzazione

D’Alessandro in questi giorni ha mostrato i muscoli. Come sono andate le cose? Ci racconti per intero la storia dei rendering di Piazza Diamare. Nel 2018 ho commissionato uno studio di fattibilità tecnica e progettuale all’architetto Marco Noè Sacchetti dando alcune indicazioni. Ovvero che non volevo la chiusura del corso, ma pensavo la pedonalizzazione di piazza Labriola e di ampliare lo spazio antistante il Teatro Manzoni e la chiesa di Sant’Antonio. Senza impedire alla viabilità di viale Dante di incrociarsi a doppio senso con quella del corso della Repubblica.

Il progetto per la pedonalizzazione di Piazza Labriola e il rifacimento di Piazza Diamare

Che fine hanno fatto questi rendering? Cosa prevedeva il progetto complessivo?
Lo studio condotto da Marco ha consentito di trovare una soluzione e questi rendering sono regolarmente depositati in comune dal 2018. Compreso lo studio di fattibilità tecnica ed economica che era accompagnato all’intero progetto. Il quale prevedeva che il corso della Repubblica a partire da poco dopo la sagrestia si riduceva ad una sola corsia di attraversamento. Sebbene ampia allargando di fatto il marciapiedi del corso fino all’altezza della Piazza Diaz in entrambi i lati, ma senza impedire il transito delle vetture.

Piazza Diamare

Nel dettaglio: Piazza Labriola e giardino Impastato

E piazza Labriola?
Piazza Labriola sarebbe stata tutta pedonalizzata con nuova illuminazione. Si sarebbe provveduto all’abbattimento di quella che doveva essere una fontana di abbellimento davanti al tribunale e la creazione di una gradonata semplice. In grado di consentire e far diventare la piazza anche una piccola Arena per gli spettacoli. Senza dare fastidio al Tribunale che avrebbe avuto un ingresso secondario lungo la via del tribunale che veniva data direttamente in gestione al palazzo di giustizia.

E dell’area giochi Peppino Impastato che ne sarebbe stato? I giochi del giardino Peppino Impastato sarebbero rimasti in quella zona mentre come tutti sanno, attualmente, la giunta Salera ha fatto una delibera per spostarli.

Piazza Labriola

I soldi per realizzare il progetto

E i soldi per realizzare il progetto? Quest’opera sarebbe stata finanziata anche con la vendita cum Premio di cubatura per l’ex Onmi che, invece, nel Piano Triennale delle opere pubbliche è stato messo direttamente in vendita dall’amministrazione Salera solo per fare cassa. E mi chiedo a questo punto dove sia il comitato Salviamo l’Onmi.

Parola di D’Alessandro.

Piazza Labriola dall’alto

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