Se la prima edizione del mercato del sabato in centro ha fatto registrare disagi, proteste e assembramenti (Puoi leggere Mercato, disagi, proteste e assembramenti), la seconda non è stata da meno. Tolte le lamentele dei commercianti che hanno trovato, per fortuna, un accordo con il Comune, ma non ancora pienamente soddisfatti e per il momento gli assembramenti, vista la giornata fresca e la pioggia della notte, il vero dramma di questa ubicazione del mercato sembra essere la gestione del traffico cittadino. Signori e signori: il mercato del caos – part 2.
Traffico in tilt
Dalle prime ore del mattino le arterie della città aperte alle automobili hanno fatto registrare numerosi disagi. Code interminabili, ingorghi e strombazzate di clacson a non finire. Dai balconi della città arrivano foto delle tantissime code. Insomma il traffico in tilt è diventata presto l’attrazione della giornata. Complice anche il restringimento della carreggiata in piazza Diamare, viale Dante non ha trovato libero sfogo in Corso della Repubblica ed insieme a via Dannunzio, via Verdi, via Cimarosa e via Bellini sono state alcune delle arterie a “ingorgo continuo”. Non è andata di certo meglio agli automobilisti alla ricerca disperata di un parcheggio che hanno percorso via Enrico De Nicola, via Leopardi e altre strade limitrofe alla zona del mercato. Morale della favola: una città letteralmente bloccata per alcune ore. Idonea per il remake delle sequenze iniziali di “Una giornata di ordinaria follia“, il film cult di Joel Schumacher con il mitico Michael Douglas.
Le reazioni
“Dalle 8 di questa mattina questa strada è un inferno“, ha commentato Tonino davanti ad un noto locale in largo Dante. “Esperimento riuscito“, invece è il commento ironico che alcune persone hanno postato su facebook allegando foto delle macchine incolonnate. Come dargli torto, è stata una giornata veramente devastante per gli automobilisti e i residenti.
Una criticità questa che l’amministrazione comunale dovrà sicuramente affrontare. Predisponendo degli interventi mirati, in grado di alleggerire e regolare il flusso del traffico cittadino durante il mercato del sabato. Qualora, ovviamente, l’ipotesi dei banchi e bancarelle in centro sia una soluzione definitiva. Perché se le sperimentazioni devono essere accolte sempre con grande considerazione, sono, infatti, sinonimo di intelligenza e lungimiranza, non possono, di certo, durare in eterno. Noi speriamo che i capitoli de “Il mercato del caos” siano finiti.