Pigliacelli ai Sindaci cassinate: “Lasciate ogni speranza”

2 MIN

Lasciate ogni speranza o voi ch’intrate“. Quando Dante si incammina insieme a Virgilio per entrare nell’Inferno si trova davanti alla porta dell’Inferno. Su di essa campeggia questa scritta dal colore scuro e dal cattivo presagio. Indiscrezioni narrano che è quello che alcuni Sindaci del cassinate, riuniti a cena, ieri sera, si sono sentiti dire senza fronzoli da una delle figure più autorevoli del territorio della provincia di Frosinone. Il presidente dell’ente camerale Marcello Pigliacelli.

L’invito a cena

Come succede nelle migliori famiglie, le decisioni importanti vengono comunicate davanti ad una bella tavola imbandita. Rende tutto più semplice e ci sono anche le bevande, alcoliche e non, per mandare giù eventuali bocconi amari. Quindi Marcello Pigliacelli, uno dei personaggi più autorevoli del territorio, visto lo stato di agitazione dei Sindaci del Cassinate sulle vicende legate alla TAV, decide di invitarli a cena. Un invito da chi ha governato egregiamente prima Confindustria Frosinone e poi la Camera di Commercio, non si può rifiutare.

Ed ecco che in un noto ristorante trovano posto accanto all’organizzatore i Sindaci di Cassino, Aquino, Piedimonte San Germano, Pignataro Intermna, SantAmbrogio sul Garigliano, Esperia, Ausonia, Coreno Ausonio, Belmonte Castello, Villa Latina e Castelnuovo Parano.

Lasciate ogni speranza

In sostanza dopo i convenevoli, Marcello Pigliacelli, da sempre persona concreta e poco avvezza alle chiacchiere cala le carte in tavola. Il discorso è molto semplice. Cari Sindaci, vi stimo per tutte le battaglie che state portando avanti per i vostri territori. Al nord, però, noi siamo troppo forti. Non ce n’è per nessuno. Tradotto: o vi accontentate di qualche infrastruttura oppure rimarrete senza niente. Questo in sintesi il discorso e il monito di Pigliacelli.

Sarebbe opportuno sapere, ora, che cosa pensano realmente i primi cittadini del cassinate. E se il boccone è andato di traverso o meno. Non ci sono state comunicate risse o manifestazioni di protesta, onde per cui è finito tutto a tarallucci e vino? Qualcosa è cambiato rispetto all’atteggiamento belligerante dei Sindaci che si erano proposti di mantenere per riuscire a portare la stazione TAV nel Lazio Meridionale?

Lascia un commento