Ma dove sono stati fino ad oggi?

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Quanto vociare, quanto affrettarsi alle spalle dei ranghi mal serrati dei militanti di questa maggioranza sempre più in subbuglio. “Allora tu scrivi così…”, “Tu manda il comunicato lì…“. Maledetta consapevolezza. Eh si perché proprio di questo si parla. Quando non si è certi di ciò che si sta facendo appaiono termini che ne indicano la mancanza, ma soprattutto la pochezza di una proposta che non lascia presagire a nulla di buono per la nostra Cassino.

La lentezza della macchina amministrativa

Il punto e quindi la questione a molti chiarissima probabilmente proprio per i nostri amministratori non lo è. Ciò che spaventa è quell’ “abbastanza” e ciò che è chiaro a tutti è proprio la “lentezza della macchina amministrativa”. È proprio chi amministra oggi ad essere inefficace. Eppure vi sono le leggi, eppure in passato gli interventi nella nostra città vi sono sempre stati. Forse non al top, non al meglio, ma comunque ci sono stati. Come ci sono state manifestazioni e “valorizzazioni” (belle e brutte).

In balia del nulla eterno

In balia del nulla eterno, si richiama a progetti, come quello del Baden Powell, dove di certo non è tutto rose e fiori, per cambiare 2 lampadine dove giocano i nostri figli ci sono voluti mesi. Il problema è “abbastanza chiaro” per noi, forse non lo è per i nostri amministratori, ma soprattutto è grave che un bando sia “abbastanza chiaro”.
Giusto per fare chiarezza, chi oggi protesta contro la “privatizzazione” della villa comunale, sono persone per lo più nate e cresciute a Cassino e che quelle scuole le hanno occupate quando i politicanti le hanno distrutte.
L’università l’hanno vista nascere e prender pieghe più volte discutibili.

Persone che si sono anche occupate di mantenere quelli spazi vivibili e soprattutto fruibili in tempi dove l’eroina era una realtà ruggente, che faceva paura, soprattutto ai bambini che eravamo all’epoca. La domanda che in molti ci facciamo ma chi amministra questa città dove è vissuto fino ad oggi?

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