Anagrafe antifascista e martiri delle Foibe. Tutto è nato dalla richiesta da parte dell’organizzazione POP di aderire come Comune di Cassino all’anagrafe antifascista. E da allora le associazioni di destra della città di Cassino hanno posto in evidenza come spesso non venga trattato con il giusto risalto un olocausto tutto italiano. Ovvero quello gli italiani esuli di Istria che furono trucidati e gettati nelle Foibe dai Partigiani Comunisti di Tito.
L’iter per l’intitolazione di una piazza
È di ieri la richiesta dell’associazione Identità Cassinate, rivolta al sindaco di Cassino Enzo Salera, di intitolare una via o una piazza proprio ai Martiri delle Foibe. Su questo argomento si era espresso anche il vicepresidente dell’associazione Destra Nuova, e la portavoce cittadina di Fratelli D’Italia Angela Abbatecola.
Ma a questo punto dobbiamo far parlare la storia, e le carte.
Nel corso degli anni ci sono state quattro consiliature di centrodestra. Tutte finite anticipatamente: quasi 4 anni con Tullio di Zazzo, 9 anni con Bruno Vincenzo Scittarelli, meno di 3 anni con Carlo Maria D’Alessandro.
Ebbene, soltanto quest’ultimo è riuscito nell’intento di avviare l’iter procedurale per intitolare una piazza. Precisamente il piazzale antistante il teatro romano, proprio ai Martiri delle Foibe.
La delibera numero 46
Con la delibera numero 46 del febbraio 2018 l’allora amministrazione D’Alessandro, proprio su indicazione del sindaco protempore, deliberò in Giunta di intitolare quel piazzale agli infoibati. Ma trattandosi di un cambio di toponomastica era necessario trasmettere il tutto alla prefettura di Frosinone, perché ne fosse dato parere positivo.
All’epoca era ancora Prefetto della Repubblica Emilia Zarrilli, a cui successivamente è subentrato S.E. Ignazio Portelli.
L’amministrazione D’Alessandro sollecitò il parere da parte della prefettura ma non ebbe il tempo di gestire l’intero iter burocratico per le note vicende di febbraio 2019. Ovvero on le dimissioni di massa di alcuni consiglieri di maggioranza con quelli di opposizione.
Adesso tutto è in mano a Salera
Resta di fatto, però, che in quasi 15 anni di amministrazione di centro-destra l’unico atto amministrativo può essere per ricordare la tragedia degli esuli di Istria è proprio la delibera di Giunta dell’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro. Adesso è tutto nelle mani dell’amministrazione Salera, che potrà decidere di sollecitare la prefettura per ottenere il nulla osta l’intitolazione, concludendo l’iter avviato o lasciare cadere il tutto nel dimenticatoio.