Una frase di Tullia Zevi “La Memoria è più forte della morte” introduce la locandina che il coordinamento provinciale e regionale Azzurro Donna dedica alla Giornata della Memoria della Shoah. Un tributo mai formale ma sentito a quei 6 milioni di morti che non si possono dimenticare, ed in particolare alle donne deportate.
«Da mesi leggo e visiono tutto il materiale disponibile sulle donne della Shoah alle quali dedicheremo un apposito approfondimento non appena la pandemia cesserà e ci consentirà di ritrovarci in presenza. Il 21 novembre 2018 ebbi il privilegio, l’onore, di conoscere Edith Bruck. – ha raccontato Moira Rotondo coordinatore provinciale di Azzurro Donna – La grande scrittrice ungherese, ma italiana di adozione testimone di quell’orrore. La incontrai all’Università Roma Tre. Ero lì per il conferimento della Laurea Honoris Causa a lei e al nostro Don Roberto Sardelli. Confidai a Giuliana Sardelli che era lì con me che mi sarebbe tanto piaciuto ospitarla a Pontecorvo per una giornata della memoria. Ancora non ci sono riuscita. Ma da allora ho letto di tutto sulla shoah al femminile, trovando una realtà a volte sconosciuta ai più».
Noi non le dimentichiamo
“Per questo – Ha detto Emanuela Mari, coordinatore regionale Azzurro Donna – abbiamo voluto una foto di donne deportate nella locandina, che si chiude con la frase incisa su una lapide di Auschwitz: “Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potrete dimenticarci». Chissà se sarà mai possibile.
«La rosa, appassita, – ha spiegato Rossella Chiusaroli sub commissario provinciale di Forza Italia – rappresenta appunto la bellezza sfiorita, la dignità negata, il pudore offeso. La maternità strappata via di tante donne che purtroppo vissero sulla loro pelle le atrocità dei lager nazisti. Noi non le dimentichiamo».
«Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potrete dimenticarci».