L’inquinamento dei fiumi riguarda tutti: i cittadini della zona Solfegna-cantoni, in prima linea nella lotta, hanno subito per anni anche la mortificazione degli odori nauseabondi nelle loro case. Ed è storia recentissima quanto accade in questi giorni.
Italia Nostra ritiene che gli odori nauseabondi sono solo dei sintomi di una malattia ancora più grave. Per questo ritiene che è prioritario agire per risolvere il problema del malfunzionamento da cui dipendono inquinamento del fiume ed odori mefitici. Ma ritiene che, se i tempi si prevedono troppo lunghi per curare la malattia, almeno si tenga conto dei diritti dei cittadini.
Si può produrre senza inquinare
«Basti pensare – spiega Italia Nostra – che gli odori sono talmente nauseabondi che alcuni cittadini della zona Solfegna-cantoni e via Cerro non sono più propensi a compromessi in favore della occupazione dei lavoratori delle fabbriche inquinanti. Appena un anno fa l’ultimo sequestro del depuratore, ma puntuale dissequestro per le proteste degli operai della Reno De Medici. Si puo’ produrre senza inquinare, basta ricordare che si è in uno stato di diritto. O no?». Sono infatti anni che si parla di questa criticità, espressa a più riprese dai comitati sorti nelle zone interessati, ma anche dalle associazioni ambientaliste. Le istituzione preposte hanno fatto sempre orecchie da mercante e avanzato proposte e promesse mai messe in atto. Ed è questo che amareggia di più chi da tempo lotta contro tali problematiche ambientali.
Basta lezioni accademiche
Secondo Italia Nostra però: «Esistono metodi rapidi per risolvere il sintomo ODORI MEFITICI. Basterebbe, una volta tanto, che gli amministratori dessero la priorità ai diritti dei residenti. Propone di mettere all’ordine del giorno il problema INQUINAMENTO DA PARTICOLATO…non per sentire ancora lezioni accademiche. Ma per risolverlo».