«Quanto accaduto sabato pomeriggio presso il parco XV Marzo di Cassino (perché è così che si chiama la nostra Villa Comunale ed è bene ricordarlo agli amministratori che la concedono per uso politico), è un esempio di come si possano violare i diritti in questo paese. Sebbene siano sanciti dalla costituzione». E’ una accusa dura quella del movimento civico Liberi e Forti che ha inviato in queste ore una nota in merito alla manifestazione tenutasi ieri per le celebrazioni dei 100 anni della Camera del Lavoro di Cassino.
La CGIL e la libertà di stampa
«In base al comportamento dei presenti, – spiega Liberi e Forti – che si sono espressamente rifiutati di rispondere alle semplici domande di un blogger che aveva messo in evidenza come gli assembramenti della festa fossero illegali e contrari alle norme anti covid attualmente in essere, sarebbe auspicabile da parte del sindacato Cgil capire quali siano i loro pensieri circa la libertà di stampa. Ed infatti, ad aggravare questa situazione, ci si è messo anche il segretario nazionale Landini. Il quale ha ritenuto di scegliere a quale testata giornalistica locale rilasciare l’intervista».
Il movimento civico pone poi delle domande: «Può mai un’organizzazione sindacale, che si professa al fianco e in difesa dei Lavoratori, rifiutarsi di far svolgere il proprio mestiere, sia esso di giornalista che di blogger, impedendo le risposte alle domande? Le domande, sebbene scomode, meritano comunque una interlocuzione che può essere ironica. Se non addirittura esaustiva prendendo posizione su un argomento, quale l’utilizzo della villa comunale, comunque sentito da tutti i cittadini di Cassino».
Senza giustificazione
«E non trova alcuna giustificazione il comportamento della segretaria provinciale della CGIL Rosa D’Emilio, che in barba ad ogni principio democratico invitava i presenti a non rispondere alle domande scomode che venivano poste.
Questo è il comportamento “democratico” e di rispetto dei diritti sacrosanti sanciti dalla nostra carta costituzionale. Da parte di questa amministrazione e di questa arrogante sinistra sindacale e di governo. Ed è paradossale che si tengano questi comportamenti proprio nel giorno in cui si cerca di festeggiare la propria storia in difesa dei diritti dei lavoratori».
Salve. In merito al post riferito a “Liberi&Forti”, e alla foto utilizzata nella quale sono presente anche io, segnalo che per motivazioni personali, non faccio più parte del gruppo già dal mese di maggio. Buona serata