Centrodestra, chi ha incastrato Carlo Maria?

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Chi ha incastrato Carlo Maria? L’ex vicesindaco di Cassino Carmelo Palombo negli ultimi giorni è tornato a parlare della caduta dell’amministrazione di centrodestra guidata da Carlo Maria D’Alessandro. Lui se ne lava le mani; eseguì solo un ordine. Adesso, però, la questione comincia a farsi davvero interessante, anzi ingarbugliata di più di quanto si potesse pensare. A gettare benzina sul fuoco ci pensa anche Claudio Monticchio sul suo profilo Facebook, invocando la lesa dei diritti costituzionali perché costretto da Francesco Zicchieri a firmare la sfiducia al sindaco D’Alessandro.

Cosa veniva riferito alla Lega?

Però alcune domande sono d’obbligo: cosa veniva riferito a Francesco Zicchieri dal coordinatore provinciale (ovvero Palombo!) perché lui decretasse la fine dell’amministrazione di centro-destra? Carmelo Palombo sostiene che l’ordine sia arrivato principalmente per mettere fine ad una amministrazione che aveva come padre politico Mario Abbruzzese, mancato deputato nel 2018.

Ma allora, a questo punto che senso ha che tutto il gruppo di Cambiamo! del governatore Toti, una volta che questi abbia vinto le elezioni in Liguria, transiti in pompa magna nella Lega? Possibile che il coordinatore regionale Zicchieri, dopo averlo combattuto per mari e per monti (soprattutto monti perché mari non ce ne sono in Ciociaria), accetti la componente di Mario Abbruzzese, pur avendo fatto cadere l’amministrazione di Cassino?

Qualcosa non torna…

É vero anche che questo centrodestra a livello Provinciale ne sta combinando di cotte e di crude. Perché o decide di andare separato nelle candidature come a Pontecorvo e come forse accadrà anche a Sora, oppure decide di utilizzare la magistratura amministrativa per far cadere un amministrazione. O come nel caso di Cassino utilizza le dimissioni dei consiglieri comunali di maggioranza. Ma la storia di Cassino è antica! E vede un centrodestra sempre più serial killer di se stesso. Ed il sicario per eccellenza in questi casi sembra essere proprio Carmelo Palombo. Nel 2010 guidò la rivolta per sfiduciare Scittarelli, si candidò sindaco nel 2011 ma prese una sonora scoppola da Giuseppe Golini Petrarcone al ballottaggio, e nel 2016 appoggia Carlo Maria D Alessandro di nuovo nel centro-destra per poi decretarne la fine dopo poco più di 2 anni e mezzo.

And the Oscar goes to……

Ma le sue parole sono quelle di una persona che ha eseguito un ordine che viene dall’alto, gestito da una segreteria regionale e, soprattutto, frutto di un disegno regionale che non è dato capire. Se è vero come è vero che tra settembre e ottobre ci sarà il passaggio della corrente di Cambiamo all’interno della Lega, direbbe Antonio Lubrano che la domanda nasce spontanea: ma niente niente l’amministrazione di centro destra è stata fatta cadere fingendo, grazie ad una riuscitissima pantomima di scontro politico, tra Forza Italia, i dissidenti di Forza Italia e la lega? Sarebbe da premio Oscar!

Forse, quindi, erano tutti quanti d’accordo perché si dovesse mandare via l’ex sindaco ed hanno orchestrato un teatrino niente male. Per questo la faccenda si fa più ingarbugliata, perché uno scenario del genere sarebbe nuovo e a dir poco sconcertante. Una cosa è certa: in tutto questo sistema politico gestito all’interno delle stanze delle segreterie di partito e di palazzo c’è una vittima sacrificata e questa è proprio l’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro.

Che il centrodestra abbia difficoltà a far lavorare le persone perbene? Chissà … noi attendiamo gli eventi, aguzziamo la vista e, soprattutto, come disse Roger Rabbit, appizziamo le orecchie.

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