Di Mambro

Un lenzuolo bianco per difendere il Santa Scolastica.

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L’ex consigliere comunale di Cassino Carmine Di Mambro, sta mettendo in campo una serie di iniziative per difendere l’ospedale di Cassino.
Domenica 5 luglio, sarà organizzata una manifestazione pacifica, nel pieno rispetto delle norme e senza colori politici a difesa del Santa Scolastica. Sarà un semplice gesto simbolico, un lenzuolo bianco, che dimostrerà la voglia e la forza di difendere una struttura che rappresenta la speranza di salute di un intero territorio. Un ospedale di confine che doveva essere un Dea di I livello e soprattutto con un’utenza di oltre 150 mila persone.

Un lenzuolo bianco

Esponiamo un semplice lenzuolo bianco, – ha detto Di Mambroche rappresenta il dolore di ogni singolo cittadino di questo territorio. Ogni cittadino, di ogni singolo comune dovrà dimostrare di tenere alla propria salute, perché è il bene più prezioso che abbiamo. Mi aspetto paesi inondati di bianco. A noi cittadini non interessa avere una Ferrari bella fuori, quando all’interno manca ogni singolo componente per farla camminare. A noi cittadini non importa se il problema è tecnico o politico, va ugualmente risolto. A noi cittadini non interessa se il problema è della regione Lazio o della ASL di Frosinone, dovete raccordarvi. A noi cittadini non interessa se i medici vogliono o non vogliono venire, voi siete pagati per risolvere il problema. A noi malati interessa solo che l’ospedale di Cassino non muoia, anzi, venga rianimato in tutti i suoi reparti e riabilitato al meglio per ogni singola problematica.

Jodorowsky, Di Mambro e la malattia

Ricordatevi che il corpo grida quello che la bocca tace. La malattia è un conflitto tra la personalità e l’anima. Molte volte il raffreddore “cola” – spiega Di Mambro citando Alejando Jodorowskyquando il corpo non piange. Il dolore di gola “tampona” quando non è possibile comunicare le afflizioni. Lo stomaco “arde” quando le rabbie non riescono ad uscire. Il diabete “invade” quando la solitudine duole. Il corpo “ingrassa” quando l’insoddisfazione stringe. Il mal di testa “deprime” quando i dubbi aumentano. Il cuore “allenta” quando il senso della vita sembra finire. Il petto “stringe” quando l’orgoglio schiavizza.

Il cammino sbagliato

La pressione “sale” – conclude – quando la paura imprigiona. La nevrosi “paralizza” quando il bambino interno tiranneggia. La febbre “scalda” quando le difese sfruttano le frontiere dell’immunità. Le ginocchia “dolgono” quando il tuo orgoglio non si piega. Il cancro “ammazza” quando ti stanchi di combattere. La malattia non è cattiva, ti avvisa che stai sbagliando cammino. E il cammino intrapreso per l’ospedale di Cassino, è quello sbagliato”.

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